Fumano uno spinello e fanno sesso, poi la 16enne denuncia il ragazzo. Si indaga per violenza

Fumano uno spinello e fanno sesso, poi la 16enne denuncia il ragazzo. Si indaga per violenza
Hanno fumato uno spinello insieme, bevuto una birra e poi hanno consumato un rapporto sessuale, quest’ultimo secondo l’accusa contro la volontà della ragazza...

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Hanno fumato uno spinello insieme, bevuto una birra e poi hanno consumato un rapporto sessuale, quest’ultimo secondo l’accusa contro la volontà della ragazza che ha 16 anni. Tutto nello spazio di un pomeriggio, nel Chietino.

E così un giovane di 25 anni, denunciato il giorno dopo il fatto, ora è indagato a piede libero per violenza sessuale aggravata: ieri mattina dinanzi al Gip del Tribunale di Chieti, Andrea Di Berardino, in sede di incidente probatorio è stata sentita la ragazza, assistita dagli avvocati Federica Zulli e Guido Sanvitale, l’indagato è difeso dall’avvocato Maurizio Mililli. 

I fatti risalgono ad agosto scorso: i due, che non si conoscevano, entrano in contatto grazie ai social, il giovane non è abruzzese e si trova nel chietino per motivi di lavoro. Nel tardo pomeriggio dello stesso i due si incontrano a casa di lui dove trascorrono qualche ora insieme, fumano e bevono. Sembra tutto a posto. E verso sera la ragazza, che non sarebbe stata più consapevole a causa dell’assunzione dello stupefacente oltre che dell’alcol, va via e, raggiunta dalla madre, si reca dapprima in ospedale per farsi visitare, anzi si reca in due ospedali diversi, poi va dai Carabinieri per presentare una denuncia. 

Ieri davanti al giudice per le indagini preliminari la 16enne ha fornito la sua ricostruzione di quel pomeriggio, l’intera udienza è durata circa un’ora. 

Ora gli atti sono stati inviati al pubblico ministero, Lucia Campo, che deve decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio del giovane, a meno che non decida di fare ulteriori approfondimenti anche se questa fase dell’incidente probatorio è prevista dal Codice Rosso per cristallizzare le dichiarazioni delle vittime e farle entrare come prova in un eventuale processo. A oggi siano nella fase in cui le indagini devono essere ancora chiuse e anche la difesa può produrre elementi di prova a suo favore. 

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Il Messaggero