Cocaina e hashish acquistata da pusher che vivono sotto i ponti: i “clienti” sono studenti

Cocaina e hashish acquistata da pusher che vivono sotto i ponti: i “clienti” sono studenti
Oltre mille episodi di spaccio accertati dai carabinieri della compagnia di Avezzano nell’ambito dell’operazione antidroga che ha portato a un arresto in carcere e ad...

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Oltre mille episodi di spaccio accertati dai carabinieri della compagnia di Avezzano nell’ambito dell’operazione antidroga che ha portato a un arresto in carcere e ad altre tre misure restrittive nei confronti giovani marocchini. Tra gli acquirenti, spuntano i nomi di numerosi giovani studenti marsicani che si rifornivano periodicamente dagli spacciatori nordafricani. Nomi contenuti nelle 20 pagine di ordinanza firmata dal gip Daria Lombardi che ieri ha firmato l’ordinanza delle misure cautelari richieste dalla procura di Avezzano, pm Maurizio Maria Cerrato.


L’operazione dei carabinieri, coordinata dalla procura, ha portato all’arresto in carcere di Walid Ettadil, 22 anni, domiciliato a Celano e difeso dall’avvocato Paolo Palma, e divieto di dimora nella provincia dell’Aquila per H. N., 23 anni, domiciliato a Civitella Roveto, D. K., 44 anni, domiciliato a Ortucchio, M. F., 40 anni, domiciliato ad Avezzano, difeso dall’avvocato Mario Del Pretaro. Non è stata applicata la misura cautelare nei confronti di M. E. B., come richiesto dal pm, che comunque risulta indagato per spaccio. Dai telefoni sequestrati ai cinque extracomunitari potrebbero emergere nuovi dettagli utili all’indagine. I carabinieri, allo scopo di trovare nuove prove sull’attività di spaccio avviata principalmente a Borgo Ottomila, una piccola frazione di Celano. Il borgo è formato da piccoli caseggiati nell’area fucense che sono abitati per lo più da nordafricani. La nascita del Borgo è una conseguenza diretta del prosciugamento del Lago Fucino. Molti gli scambi, circa mille, che avvenivano su ordinazione nelle strade del Fucino. Durante gli appostamenti dei militari è emerso che la gran parte degli clienti erano giovani studenti marsicani che acquistavano dosi di cocaina o hashish.

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I NASCONDIGLI Tutti i clienti sono stati ascoltati a sommarie informazioni dai carabinieri e tutti hanno ammesso di avere contattato gli stranieri per acquistare la droga. Lo spaccio avveniva anche sotto il ponte di Strada 36 dove gli appuntamenti avvenivano tramite utenze telefoni. Tra l’altro la droga non era custodita in casa degli indagati, ma veniva nascosta nelle campagne del Fucino, in punti precisi e noti solo ai componenti del clan, in mezzo a fitta vegetazione, nei canali di irrigazione o anche sottoterra. Un giovane consumatore ha raccontato: «Ho acquistato cocaina da un giovane marocchino che dorme sotto il ponte e che dopo aver contrattato il prezzo è andato a prendere la dose di cocaina». Sono spacciatori clandestini senza permesso di soggiorno che vivono sotto i ponti o nei casali abbandonati del Fucino e sopravvivono spacciando sostanze stupefacenti. Nelle venti pagine dell’ordinanza il gip, Daria Lombardi, si racconta come si muovono questi spacciatori nelle strade del Fucino e il numero impressionanti di giovani consumatori che ogni giorno raggiungono queste postazioni per acquistare cocaina o hashish.
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Il Messaggero