Hand balancing, Francesco e lo strepitoso record in tv

Hand balancing, Francesco Antonucci e lo strepitoso record in tv
Una passione iniziata anni fa quasi per scherzo e diventata un lavoro che lo ha portato in tv fino alla conquista di record. Francesco Antonucci, 28 anni, residente a...

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Una passione iniziata anni fa quasi per scherzo e diventata un lavoro che lo ha portato in tv fino alla conquista di record. Francesco Antonucci, 28 anni, residente a San Salvo ma di Villareia di Cepagatti, si gode il momento che sta attraversando nella propria disciplina: hand balancing o, più semplicemente, verticalismo, camminare sulle mani effettuando difficili esercizi che richiedono concentrazione ed equilibrio. L’ultimo traguardo, Antonucci l’ha raggiunto a settembre quando è stato chiamato a partecipare a Das Quiz, programma della tv tedesca. Ha camminato a testa in giù su un tavolo mangiando – restando in equilibrio su una sola mano – gli assaggini in 8 piatti, bevendo acqua e concludendo, da buon italiano, con un caffè espresso. «In studio era presente un giudice che ha certificato il record mondiale di maggior numero di cibi mangiati in verticale su due mani» dice.


La storia di Francesco è iniziata qualche anno fa, quando si avvicinato al verticalismo con alcuni video su internet «senza alcuna presunzione, da autodidatta seguendo i video cercando di diventare bravo il più possibile e andare fiero di me magari facendolo anche come secondo lavoro, oggi è quello principale. Ho fatto un percorso inverso da quello classico: ho iniziato da solo, poi ho frequentato le palestre più importanti d’Europa, a Parigi e a Kiev, nelle quali ho potuto confrontarmi con i più bravi a livello mondiale». Il livello tecnico di Francesco non è passato inosservato e un anno fa è arrivata la prima chiamata in tv: «Sono stato contattato da Canale 5, per partecipare al programma “Vuoi scommettere” di Michelle Hunziker, lì ho vinto 10mila euro in gettoni d’oro. Poi sono stato chiamato per “I soliti ignoti” su Rai 1, e, un mese fa, a “Das Quiz” in Germania».

Da un anno il 28enne insegna all’Accademia Dinamika di San Salvo: «Mi occupo degli esercizi a corpo libero anche dei più piccoli. Per quanto riguarda il verticalismo ad oggi non ci sono veri e propri corsi, ma seguo personalmente quelli che vogliono avvicinarsi». «A livello fisico – continua – ha tanti pregi, si tratta di apprendere particolari abilità che anche nel quotidiano ti fanno stare meglio. Aspetto, questo, in comune con altri sport, ma l’hand balancing, secondo me, riesce a conferirti in più la dedizione e la disciplina, oggi qualità rare».


Niente male, insomma, per un atleta nato autodidatta e per una disciplina guardata con diffidenza fino a qualche tempo fa: «Era ritenuta una nicchia circense. Ultimamente si è estesa alle palestre. La possono praticare tutti partendo piano piano su tutte e due le braccia e apprendendo le regole base su come avere una buona linea e restare in equilibrio. I requisiti fondamentali sono flessibilità, tecnica e forza. Se c’è solo la forza fisica, ma non la flessibilità non si può fare». Oggi Francesco è fiero dei risultati raggiunti e che si era posto all’inizio e, in attesa del prossimo record o della prossima partecipazione televisiva, dice: «La mia più grande soddisfazione è stata allenarmi in una palestra storica, presente a Kiev da forse un secolo, con i più forti del mondo (Andrey Spatar, Aleksandr Martsenovskyi per citarne due) senza vergognarmi. Il resto, presenze in tv e premi vinti, è un di più che prendo volentieri».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero