Diana, la first lady pescarese, nell'inferno del Venezuela. Rischia l'arresto

Diana, la first lady pescarese, nell'inferno del Venezuela. Rischia l'arresto
In un’intervista rilasciata ad uno dei più popolari talk show del Venezuela diceva che la miglior maniera di riconciliarsi è perdonare. Parole difficili da...

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In un’intervista rilasciata ad uno dei più popolari talk show del Venezuela diceva che la miglior maniera di riconciliarsi è perdonare. Parole difficili da pronunciare ora che corre il rischio di essere arrestata. A finire nel ciclone della politica internazionale è Diana D’Agostino, moglie di origini pescaresi di Henry Ramos Allup, ex presidente dell’Assemblea nazionale, il parlamento venezuelano, accusato di essere sodale e alleato di Edgar Zambrano, vicepresidente della stessa Assemblea nazionale e braccio destro di Juan Guaidò, principale oppositore del presidente chavista Nicolas Maduro, che lo ha privato di tutti i poteri istituzionali accusandolo di golpe.


Diana D’Agostino, 56 anni, conosciuta come “première dame” del Parlamento venezuelano, è figlia di Franco, che poco più che ragazzo decise di lasciare il capoluogo adriatico per trasferirsi in Sud-America e poi negli Stati Uniti, dove ha fondato la Dayco Holding, colosso delle costruzioni, cui è legata la sua fortuna e quella dei suoi figli. A cominciare dalla secondogenita Diana, che dopo gli studi in legge, ha trovato fama e successo legando la sua vita a quella di Henry Allup, avvocato e leader del partito socialdemocratico Azione democratica, di cui è segretario generale. Oggi Allup rappresenta la più alta autorità della coalizione di partiti che si oppongono al regime del presidente Maduro, deciso a spazzare via gli avversari del suo governo. A fianco di Allup nella lotta contro il regime, anche la bionda Diana, madre di tre figli, Rodrigo, Ricardo e Sergio, con cui ama farsi fotografare tra abbracci e sorrisi, lontani anni luce dall’angoscia che accompagna la famiglia in queste ore.


A differenza dei tanti che hanno trovato rifugio nella ambasciate straniere, Allup ha dichiarato di non voler cercare la salvezza altrove, né di avere intenzione di lasciare il Venezuela. E con lui sua moglie Diana. La revoca dell’immunità giunta per ordine di Maduro viene vissuta con fierezza e forza d’animo dalla famiglia Allup. Del resto, il coraggio ha sempre contraddistinto la stessa Diana, finita qualche tempo fa nell’agone mediatico per aver affermato che le donne chaviste sono disordinate e senza trucco. Un richiamo all’educazione e al decoro da parte di chi ha fatto dell’immagine, coniugata alla difesa della democrazia, il suo biglietto da visita. Nei suoi post sui social ama farsi ritrarre sorridente con i bimbi delle scuole e le associazioni di volontariato e scrivere sottolineando i valori della libertà e della solidarietà. Gli stessi che oggi difende a fianco del marito, impavida e coraggiosa come le ha insegnato papà Franco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero