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L’ex senatore Filippo Piccone non avrebbe commesso il reato di induzione sessuale nell'ambito dell'inchiesta sui lavori in cambio di favori a Celano. Questo si scopre leggendo le motivazioni che i giudici del tribunale del Riesame hanno appena depositato. «Il reato di induzione sessuale - precisano i giudici - non emerge da parte dell’odierno ricorrente nei confronti di (omettiamo il nome della giovane coinvolta), essendo anzi quest’ultima a cercare Piccone in corrispondenza delle scadenze contrattuali. Peraltro negli episodi contestati Piccone prende subito l’impegno di sistemare la situazione contrattuale della stessa e solo dopo cerca degli approcci sessuali con la donna».
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