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La festa di compleanno organizzata per la compagna nel suo appartamento del Ferro di cavallo, a Pescara, nonostante fosse ai domiciliari e quindi con il divieto assoluto di comunicare con persone diverse dai familiari conviventi, è costata cara a J.D.P., il 24enne pescarese, qualche anno fa su tutte le cronache nazionali per l'aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi oltre che per la rapina alla gioielleria Officine Complicato di piazza Salotto.
Il gip Nicola Colantonio ha disposto l'aggravamento della misura cautelare, a cui era sottoposto per questioni legate alla droga, disponendo la custodia in carcere, eseguita due giorni fa dai poliziotti della squadra volante. Gli stessi che la sera del 20 maggio, dopo aver ricevuto delle segnalazioni, l'hanno sorpreso in casa sua a fare festa con altre otto persone, alcune con precedenti, altre sottoposte all'avviso orale del questore. Tutte senza mascherina e di conseguenza erano fioccate le sanzioni per le violazioni alla normativa anti Covid.
Lui si era giustificato dicendo che stava festeggiando il compleanno della sua compagna, nulla di più e nulla di male. Di tutt'altro avviso il giudice, secondo il quale si è trattato di ''una palese violazione delle prescrizioni della misura cautelare custodiale, mettendosi in contatto con soggetti con precedenti e sottoposti a misure di prevenzione''. Per il gip, l'aggravamento si rende necessario per il pericolo di reiterazione del reato, il quale ''si desume dalle stesse modalità della sua condotta'' e ''dall'incapacità di autocontrollo'', non avendo ''remora'' di frequentare ai domiciliari ''soggetti con precedenti''. Per non parlare poi del mancato rispetto delle regole anti Covid.
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