Ferito con un'arma da macellazione: un sospetto fermato e rilasciato

Ferito con un'arma da macellazione: un sospetto fermato e rilasciato
Tentato omicidio. È questo il capo di imputazione provvisorio a carico di ignoti sul quale i carabinieri si stanno muovendo per chiarire il giallo...

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Tentato omicidio. È questo il capo di imputazione provvisorio a carico di ignoti sul quale i carabinieri si stanno muovendo per chiarire il giallo del ferimento di Emiliano Palmeri di 28 anni, figlio di Marcello, ex vicesindaco di Ofena, entrambi conosciuti allevatori di Ofena dove hanno una stalla e residenti nel Comune di Castel del Monte.

Ieri i militari hanno effettuato un sopralluogo sia nel punto in cui il giovane allevatore è stato trovato ferito dalla fidanzata e un altro amico, in un uliveto a poca distanza dalla stalla di proprietà, sia nell'area circostante. A quanto pare è stata rinvenuta un'arma molto simile a quella utilizzata per ferire il giovane alla testa: una pistola a proiettile captivo, di quelle utilizzate per la macellazione, composta di un piccola punta in metallo e che negli animali provocano stordimento.

Un'arma comune tra gli allevatori sulla quale occorrerà evidentemente compiere degli accertamenti. Intanto il giovane allevatore è stato sottoposto ieri ad un intervento chirurgico a quanto pare servito per rimuovere dei frammento ossei provocati dalla punta di metallo di cui solo una parte ha bucato la scatola cranica. Un ragazzo miracolato come hanno ammesso gli stessi famigliari che non sanno dare una spiegazione ad un gesto violento mai verificatosi in passato e che fa ritenere anche per gli stessi abitanti del piccolo Comune non compiuto comunque da allevatori del posto.



Resta pertanto il giallo sul caso giudiziario. Il passare delle ore a quanto pare non sta aiutando gli investigatori a diradare una certa nebbia che aleggiava all'inizio, anzi sta aumentato i punti interrogativi. Infatti sempre stando su alcune indiscrezioni (sul caso gli investigatori dell'Arma mantengono uno stretto riserbo) sembra che nell'immediatezza dei fatti, Emiliano Palmeri avrebbe fatto un nome. Da lì sarebbe scattato un fermo di polizia giudiziaria del presunto autore del grave gesto, rimesso però a distanza di poche ore in libertà visto che il sospettato è riuscito a dimostrare la propria estraneità sul ferimento del giovane allevatore e dalla sua parte vi sarebbero dei testimoni.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero