Famiglia sopravvissuta alla fuga di gas. Una figlia è positiva, ora tutti in quarantena

Famiglia sopravvissuta alla fuga di gas. Una figlia è positiva, ora tutti in quarantena
È stata posta sotto sequestro la caldaia della casa di Cerchio (L'Aquila) a causa della quale una famiglia di cinque persone, appena tornata dal Venezuela per le feste...

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È stata posta sotto sequestro la caldaia della casa di Cerchio (L'Aquila) a causa della quale una famiglia di cinque persone, appena tornata dal Venezuela per le feste di Natale, è rimasta intossicata dal monossido di carbonio. Ieri sera sono state dimesse dall'ospedale romano Umberto I, dove erano state ricoverate subito dopo l'intervento del personale del 118, per le condizioni di salute che presentavano al momento dei soccorsi. La famiglia infatti è stata posta nella camera iperbarica per essere disintossicata, ma ieri è già tornata in Marsica. Intanto una ragazza è risultata positiva al Covid- 19 e per questo tutta la famiglia dovrà rimanere in quarantena durante le feste. «Stanno bene - ha precisato il sindaco di Cerchio- Gianfranco Tedeschi- ho parlato con il padre, Mario, e mi ha comunicato che stanno tornando e che una figlia è stata trovata positiva al coronavirus e quindi ora tutta la famiglia sarà costretta a stare in quarantena».


Insomma un ritorno in Italia è stato alquanto avventuroso e sfortunato: per adesso tra l'altro non hanno potuto fare rientro nell'abitazione di Cerchio poiché la caldaia è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti in attesa della conclusione degli accertamenti. Sono ospiti di una sorella dell'uomo che abita ad Avezzano in attesa che gli inquirenti autorizzino a riprendere possesso dell'abitazione di Cerchio.

Nella giornata di ieri i carabinieri sono andati al Comune per acquisire tutta la documentazione relativa all'abitazione e in particolare il certificato che attesta la corretta installazione dell'impianto di riscaldamento. Il giorno successivo al grave incidente invece c'era stato il sopralluogo congiunto eseguito dai militari e dai vigili del fuoco per verificare le cause che hanno provocato il monossido di carbonio. L'ipotesi al momento più plausibile è quello di un malfunzionamento della caldaia oppure il probabile malfunzionamento delle tubazioni che finiscono all'esterno della casa.


A dare l'allarme è stato il padre, che si è svegliato durante la notte. «Fortunatamente - ha raccontato l'uomo ai soccorritori- - mi sono svegliato per bere e mi sono reso conto che la casa era invasa da un odore acre e fastidioso. Allora ho aperto le finestre e ho cercato di svegliare i familiari e ho capito subito che non stavano bene. Ho chiamato il centralino dei carabinieri e poi il 118 che sono prontamente intervenuti per il trasferimento prima all'ospedale di Avezzano e poi a Roma». L'abitazione, che si trova in centro del paese è stata appena ristrutturata e tra l'altro è stata rilasciata anche l'abitabilità: Ora gli inquirenti stanno accertando se tutto è stato eseguito a norma e capire le cause che hanno provocato il grave incidente alla famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero