Per fame rubano vino e ostie in chiesa

Per fame rubano vino e ostie in chiesa
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LANCIANO Non solo furti di arredi sacri, argenti o cassette delle elemosine, dalle chiese di Lanciano sono scomparse anche bottiglie di spumante e vino. E per questo singolare furto, avvenuto nella chiesa di Santa Lucia, su corso Roma, ieri condanne del giudice Francesco Marino inflitte a due donne lancianesi. A un anno di reclusione è stata condannata Marinella Cinalli, mentre 8 mesi per Sara Cupido. Un costo davvero esorbitante per tre bottiglie di nettare d'uva. In quel momento è assente l'allora parroco Massimiliano Di Carlo. Le due donne erano state più volte aiutate caritativamente dal religioso francescano sia con generi alimentari che con soldi per varie necessità, anche pagare bollette. In chiesa non c'era nessuno e allora l'occasione fa la «donna» ladra, complice pure la fame. Le imputate allora sfondano letteralmente la porta della canonica e accedono alla sagrestia. Qui trovano le bottiglie di vino e spumante e pure le ostie non consacrate, che mangiano per lenire la morsa della fame. E vanno via. Ma impietose risultano essere le telecamere interne che riprendono il loro passaggio.
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Il Messaggero