Falsi messaggi dalla banca: sventata la truffa dello smishing. Come salvarsi dalle trappole web

Falsi messaggi dalla banca: sventata la truffa dello smishing. Come salvarsi dalle trappole web
Gli agenti della sezione operativa della sicurezza cibernetica della polizia postale di Teramo sono riusciti ad impedire una triplice frode informatica che sarebbe costata alle...

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Gli agenti della sezione operativa della sicurezza cibernetica della polizia postale di Teramo sono riusciti ad impedire una triplice frode informatica che sarebbe costata alle vittime rispettivamente 23mila, 24mila e 900 e 4mila e 400 euro. Con la tecnica dello smishing, l’invio di sms, apparentemente inviati dall’istituto di credito dove il destinatario del messaggio ha il proprio conto corrente, i malviventi, infatti, hanno chiesto queste somme, inducendo il destinatario a cliccare su un link e ad inserire le credenziali di accesso con i dati della carta di credito su una pagina web che riproduce nell’aspetto il sito ufficiale della banca.

Successivamente il truffatore ha chiamato la vittima fingendo di essere il dirigente dell’istituto di credito o un operatore della polizia postale per convincerla a versare tutta la somma giacente sulla propria carta a favore di un’altra carta con la promessa della successiva restituzione mediante bonifico. In alcuni casi, per effetto dell’utilizzo di un apposito programma (tecnica del cosiddetto spoofing) il numero telefonico può apparire simile se non uguale a quello di un ufficio di polizia o di un istituto di credito. La postale ricorda che le banche e gli uffici postali non utilizzano sms o e-mail per richiedere credenziali di accesso o informazioni urgenti. E’ importante sapere che non bisogna mai cliccare su link presenti in sms sospetti, né comunicare a terzi i propri dati personali, credenziali di conti correnti o carte di credito. 

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Il Messaggero