L'ex le spegne cicche di sigarette sul corpo: bloccato dai passanti sdegnati

L'ex le spegne cicche di sigarette sul corpo: bloccato dai passanti sdegnati
Aggredita e derubata a Pescara in mezzo alla strada dall'ex compagno, un senegalese di 23 anni, residente nel capoluogo adriatico. L'ennesimo episodio di violenza nei...

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Aggredita e derubata a Pescara in mezzo alla strada dall'ex compagno, un senegalese di 23 anni, residente nel capoluogo adriatico. L'ennesimo episodio di violenza nei confronti di una donna si è verificato lunedì sera in piazza Santa Caterina, nel recente passato teatro di aggressioni, liti e risse con tanto di accoltellamenti. Vittima, una ragazza italiana poco più che 20enne, domiciliata a Montesilvano. La giovane non ha riportato conseguenze grazie all'intervento dei passanti e dei residenti della zona, i quali immediatamente hanno allertato il 113. Quando i poliziotti della squadra volante, diretti da Paolo Robustelli, sono arrivati sul posto hanno trovato il senegalese che teneva stretta la ragazza, afferrandola da dietro, dopo averle rubato la borsa con i suoi effetti personali. Il giovane, N.L., è stato arrestato per atti persecutori. Attualmente si trova ai domiciliari a disposizione dell'autorità giudiziaria.


Dagli accertamenti, è venuto fuori che da un annetto rendeva un inferno la vita della ragazza, con cui aveva avuto una relazione sentimentale. Già durante il loro rapporto, la maltrattava usandole ogni genere di violenza fisica e psicologica. Dietro questi comportamenti, forse la droga. Era addirittura arrivato a spegnerle le cicche di sigarette addosso, provocandole bruciature sul corpo. Botte su botte a cui lei quasi mai si ribellava. Poi, un un mese e mezzo fa circa, ha deciso di dire finalmente basta, interrompendo quella relazione che di certo l'avrebbe portata verso un punto di non ritorno. Quindi, dietro consiglio di un'amica, si è rivolta allo sportello antiviolenza della associazione FA.Vi.Va., presieduta da Carola Profeta, con cui ha intrapreso un percorso per uscire dall'incubo vissuto.


Di lì a poco si è rivolta alla questura, presentando una dettagliata denuncia corredata da referti medici a testimonianza delle violenze indicibili subite. Il senegalese da parte sua non si è mai arresto e ha continuato a perseguitarla perché voleva a tutti i costi che tornasse con lui. L'altro ieri, l'ha contattata per parlare del loro rapporto. La ragazza si è lasciata convincere e si sono dati appuntamento in piazza Santa Caterina. Come l'ha vista, le ha subito chiesto dei soldi e al suo rifiuto è scattata la violenza. L'ha strattonata, le ha afferrato il polso per poi strapparle la borsetta, dentro la quale c'erano le sigarette e il portafoglio. Se non fossero intervenute le pattuglie della polizia, allertate dai cittadini, le conseguenze sarebbero state forse gravissime. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero