Pugno duro della Regione, che mette in pratica per la prima volta il protocollo d’intesa sottoscritto a tutela della sicurezza ambientale del Gran Sasso. «Non è...
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Lolli ha convocato in gran fretta la conferenza stampa dopo le polemiche divampate nei giorni scorsi sull'esperimento denominato “Sox” (parte di quello denominato Borexino) che ha visto i laboratori nazionali del Gran Sasso (impegnati in un'attività di transito di un mezzo di trasporto per una prova generale. A detta del direttore dei laboratori, Stefano Ragazzi, test “in bianco”, ovvero senza materiale, come ottemperanza a una prescrizione Ispra a seguito di un’autorizzazione ministeriale. Test, appunto, preparativi, in vista di quello che potrebbe essere l’esperimento vero e proprio (Ragazzi ha detto che non è sicuro che si faccia) attraverso l’utilizzo del Cerio 144.
«Vogliamo esattamente sapere, conoscere e valutare ogni passaggio - ha aggiunto Lolli - poiché per le attività che laboratori e Strada dei Parchi svolgono è previsto una rigorosa procedura preventiva di comunicazione e autorizzazione da parte del Tavolo regionale. Non siamo pregiudizialmente contrari all'esperimento, anzi siamo favorevoli allo sviluppo delle attività del più importante centro di ricerca d'Italia. Ma vogliamo capire e conoscere. Il Tavolo che io presiedo è un lavoro collegiale che prevede procedure di controllo, allerta e condivisione di ogni attività. Una strategia per mettere innanzitutto in assoluta sicurezza il sistema poiché occorrono interventi infrastrutturali e importanti investimenti che contiamo di definire entro la prima metà del 2019. Nel frattempo dobbiamo adottare rigorose misure di monitoraggio, allerta, condivisione delle informazioni tra i soggetti coinvolti e informazione trasparente e corretta verso l'opinione pubblica anche per evitare esagerazioni o allarmismi. E in questo caso, purtroppo, questa procedura non è stata osservata. Martedì prossimo terremo un incontro pubblico a Isola del Gran Sasso poiché i sindaci, le associazioni e le popolazioni vanno giustamente informate di quanto accaduto e di quanto faremo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero