Draghi e il premio Nobel Parisi in visita ai laboratori del Gran Sasso: «Siete l'orgoglio dell'Italia»

L’AQUILA - «Questo laboratorio è un punto di riferimento della comunità scientifica mondiale. Una prova della lungimiranza degli investimenti in...

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L’AQUILA - «Questo laboratorio è un punto di riferimento della comunità scientifica mondiale. Una prova della lungimiranza degli investimenti in centri di ricerca e infrastrutture scientifiche». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in visita ai laboratori nazionali di fisica nucleare Infn del Gran Sasso. «Il Gran Sasso - ha detto Draghi - ha contribuito a molte tra le scoperte più rilevanti della nostra epoca. Questo è un luogo capace di attrarre menti brillanti e valorizzare i nostri talenti. Siete una delle grandi eccellenze del paese. L’Italia è orgogliosa di voi». 

È arrivato alle 10 e cinque in elicottero al piazzale Simoncelli sul Gran Sasso, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, all’Aquila. Questa volta, a differenza di quando, il 28 settembre scorso, aveva inaugurato il Parco della memoria il ricordo delle vittime del sisma del 2009, il premier ha visitato i laboratori nazionali di fisica nucleare del Gran Sasso per omaggiare le ricercatrici, in occasione della giornata mondiale delle donne e ragazze della scienza che l’Organizzazione mondiale delle nazioni Unite ha istituito da sette anni ogni 11 febbraio. 

Draghi è stato accompagnato dal premio Nobel per la fisica 2021, il professor Giorgio Parisi. E' arrivato intorno alle 10:15 direttamente nella galleria sotterranea dove vengono effettuati gli esperimenti e dove lavorano circa mille ricercatori da 29 Paesi.

Qui ha incontrato le ricercatrici, accompagnato dal direttore dei laboratori, Ezio Previtali, e dal presidente di Infn, Antonio Zoccoli. Successivamente, intorno alle 11, si è trasferito all’esterno della galleria, nella “sala Fermi”, dove ha incontrato le autorità locali (tra queste il presidente della Regione Marco Marsilio e il sindaco Pierluigi Biondi) e tenuto un breve intervento. 

Il professor Parisi ha sottolineato l'importanza di investire nella ricerca stabile, attraverso programmi che abbiamo una continuità temporale. «Che succede quando finirà il Pnrr? - ha detto Parisi - Quante saranno le risorse destinate alla ricerca? C’è bisogno di finanziamenti costanti, di piani per progetti di lunga scadenza, di stabilità per programmare il futuro con serenità».

Draghi è il terzo premier che visite laboratori del Gran Sasso dopo Mario Monti nel 2012 e Matteo Renzi nel 2016. In occasione del trentennale dei laboratori, nel 2018, invece, era stata molto significativa la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva esaltato l’importanza del centro di ricerca e della sua attività.

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Il Messaggero