Donna cacciata dalla città di Atessa dopo 3 mesi di liti e minacce, foglio di via (per tre anni) ad una 52enne

«Persona pericolosa per la sicurezza», vicende di droga dietro la sua condotta

Donna cacciata dalla città di Atessa dopo 3 mesi di liti e minacce, foglio di via (per tre anni) ad una 52enne
Cacciata da Atessa dove era arrivata quasi 3 mesi fa, facendosi subito conoscere e riconoscere per la sua irruente personalità; disturbo costante, liti con i vicini e per...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Cacciata da Atessa dove era arrivata quasi 3 mesi fa, facendosi subito conoscere e riconoscere per la sua irruente personalità; disturbo costante, liti con i vicini e per strada. Per la donna M.A., 52 anni di Silvi, è giunto in breve tempo il foglio di via obbligatorio per tre anni disposto dal Questore di Chieti. La misura di prevenzione gli è stata notificata dai carabinieri atessani che su di lei, in poco tempo, hanno raccolto un voluminoso dossier di comportamenti poco raccomandabili che saranno oggetto anche di informativa alla procura di Lanciano. Per il momento la donna ha il divieto di ritorno nel comune di Atessa per i prossimi tre anni. A pesare sono stati pure diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio, ovvero furti, e reati legati agli stupefacenti.


Ad Atessa era arrivata con il compagno che in centro storico ha un’abitazione che era appartenuta al nonno.

Il provvedimento di foglio di via obbligatorio, su proposta della compagnia carabinieri di Atessa diretta dal capitano Alfonso Venturi, si è reso necessario per i numerosi comportamenti antisociali tenuti dalla donna, innescati dall’assunzione di alcolici che la portavano a frequenti e plateali litigi anche in strada, sia con il compagno che con i vicini, ma anche per altri comportamenti che, come detto, sono adesso al vaglio dell’Autorità giudiziaria di Lanciano. Le persone, ormai esauste e indispettite dai modi tenuti dalla coppia e in particolare dalla donna che non esitava ad assumere atteggiamenti minacciosi e provocatori, avevano più volte richiesto l’intervento dei carabinieri dinanzi ai quali la donna arrivata da Silvi aveva spesso mantenuto il suo atteggiamento antisociale, motivo per il quale è stata ritenuta persona pericolosa per la sicurezza e la tranquillità pubblica. Da casa usciva anche in pigiama e comunque con abbigliamento non consono.

DROGA

Durante la sua permanenza ad Atessa, la donna ha oltretutto iniziato a frequentare persone legate al mondo dello spaccio di droga, circostanza ancor più preoccupante per i carabinieri. Sta di fatto che i residenti non ne potevano più della sua presenza e degli atteggiamenti minacciosi, al punto da chiamare costantemente la sala operativa dei carabinieri. Una vicenda che , sia pure per registri completamente diversi, sembra rievocare la canzone Bocca di Rosa, scritta da Fabrizio De Andrè nel 1967. Notissimo brano su una ragazza che, appena arrivata, sconvolse la vita di un quartiere fino al punto da essere messa su un treno e costretta ad andarsene. Completamente diverso però lo sfondo sociale perché Bocca di Rosa salutava lasciando cuori infranti mentre l’allontanamento della donna di Silvi da Atessa - in auto e non in treno - è stato salutato con sollievo quanto meno dai residenti del quartiere.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero