Sfruttava le dipendenti della residenza per anziani, una costretta a fare le pulizie in casa dell'imputata

In sette, quasi tutte donne d’età compresa tra i 30 e i 40 anni d’età, si sono potute costituite parte civile assistite dalle avvocatesse Maria Pamela D’Agostino e Barbara Lainò

Il giudice Marco Procaccini ha disposto la confisca dei beni della società
Erano stati sfruttati sul posto di lavoro e costretti a turni massacranti e a svolgere mansioni completamente diverse da quelle previste dal loro contratto. Ha patteggiato 10 mesi...

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Erano stati sfruttati sul posto di lavoro e costretti a turni massacranti e a svolgere mansioni completamente diverse da quelle previste dal loro contratto. Ha patteggiato 10 mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa, e 8mila euro di multa l’ex legale rappresentante di una residenza per anziani di Silvi, in provincia di Teramo, accusata di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.

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Le vittime

In sette, quasi tutte donne d’età compresa tra i 30 e i 40 anni d’età, si sono potute costituite parte civile assistite dalle avvocatesse Maria Pamela D’Agostino e Barbara Lainò. Tra loro c’è anche chi, com’è poi emerso, sarebbe stata costretta a fare le pulizie in nero a casa dell’imputata, quest’ultima, invece, difesa dall’avvocato Attilio Macchia.

I contratti

Si parla di contratti di lavoro anche da due ore giornaliere, mentre in realtà i dipendenti della residenza per anziani ne arrivavano a fare molte di più, fino a dieci ore compresi i notturni, con mansioni, pure queste non previste dal contratto, che comprendevano anche l’assistenza agli anziani.

Le denunce

A far scoppiare il caso, seguito dall’ispettorato del lavoro dei carabinieri, sono state proprio le denunce degli ex dipendenti dopo che questi hanno deciso di lasciare la struttura quando sono rimasti senza stipendio e, una volta andati via, anche senza il pagamento dei Tfr. L’altro giorno il giudice Marco Procaccini ha disposto pure la confisca dei beni della società per un equivalente di 150mila euro per il danno erariale. 

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Il Messaggero