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Paura in Valle Roveto per un caso di Dengue provocato da una puntura di zanzara. La segnalazione di un caso accertato arriva dal Servizio di igiene epidemiologica della Asl prima al telefono e poi sulla scrivania della sindaca di Civita d’Antino, Sara Cicchinelli, che ha chiuso per due giorni la scuola materna di Pero dei Santi piccola frazione di Civita e che è frequentata da 40 bambini raccogliendo quotidianamente le scolaresche anche della vicinissima Morino. Ovviamente l’intervento della Cicchinelli è stato immediato e tempestivo, prima inviato a carabinieri, Polizia, Polizia urbana e sindaco di Morino poi bonifica a tutto campo e giustificatissimo allarme tra le famiglie.
Eccolo l’elenco delle iniziative così come descritte nell’ordinanza: «Interventi di bonifica tramite trattamenti adulticidi e larvicidi atti a rimuovere eventuali focolai presenti nelle immediate vicinanze degli ambienti di vita entro un raggio di almeno 200 metri (caditoie, tombini, aree umide, stagni, canalette, vasche, fontane etc.) se necessario anche aree private, utilizzando prodotti selettivi e poco nocivi per l’ambiente».
Significa che a Pero dei Santi è scattato il coprifuoco e i luoghi disinfettati attorno alla scuola per 200 metri da viale Don Vincenzo Pasquarelli fino al Centro diurno per disabili sito in via Europa e dell’intera struttura della Delegazione comunale in piazza San Lidano.
Come in un film si è poi provveduto a trovare i portatori dell’infezione identificandoli in una donna che si trova ora a Roma ed è attualmente ricoverata allo Spallanzani che è residente a Pero dei Santi. Ovviamente sull’identità della donna c’è il top secret determinato dalla legge che comunque in questi casi allarmanti può essere superato a vantaggio di chi potrebbe trarre conseguenze dannose dalla vicenda. Il tipo di infezione infatti è facilmente fermata attraverso un vaccino che i documenti specializzati danno con un’efficacia del cento per cento. Un rimedio che fino a qualche tempo fa era utilizzato in Africa e in tutta l’area sahariana.
«Sono stata subissata di telefonate - ha detto la sindaca che è nel suo uffico da ore - ho espletato tutti gli interventi che mi sono stati richiesti e avvertito tutti quelli che potrebbero evidenziare segni circostanziati. Ad esempio febbre, vomito, eruzioni cutanee emicrania dolori ai bulbi oculari». Inutile dire che ora in Valle Roveto c’è apprensione e... caccia alle zanzare la presenza delle quali, comunque sta considerevolmente diminuendo per i primi freddi autunnali. Ma c’è anche chi profetizza immediati interventi anche per il futuro citando chi ipotizzava la presenza di zanzare tutto l’anno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero