Delitto di Nereto, Cristian: «Con Mihaela litigavamo per la casa, poi non so cosa mi sia successo»

Delitto di Nereto, Cristian: «Con Mihaela litigavamo per la casa, poi non so cosa mi sia successo»
«Non so, perché e come sono arrivato a fare un gesto del genere. Ricordo che stavamo pranzando. Poi abbiamo iniziato a discutere della nostra situazione sentimentale....

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«Non so, perché e come sono arrivato a fare un gesto del genere. Ricordo che stavamo pranzando. Poi abbiamo iniziato a discutere della nostra situazione sentimentale. Da qui in poi non ricordo nulla. il vuoto» È la spiegazione che ha dato Cristian Daravoinea, al Giudice Roberto Veneziano durante l’interrogatorio di convalida d’arresto ieri mattina all’interno della casa circondariale di Teramo. Il 36enne romeno che mercoledì scorso in un appartamento in viale Europa a Nereto ha ucciso con due fendenti Mihaela Roua, la compagna di 32anni non ha dato nessuna spiegazione al Gip sul perché? Ma una serie di «non so e non ricordo».


l contrario il romeno stando alle parole del suo difensore l’Avvocato Fiorenzo Pavone ha smentito la gelosia come la causa dei loro problemi di coppia. Ma ha dichiarato che i loro problemi erano di natura affettiva. «Dopo 17anni di convivenza il nostro rapporto si era raffreddato. – avrebbe dichiarato Cristian –. Lei mi accusava che gli davo meno attenzioni da quando eravamo entrati nella nuova casa. Infatti la crisi era recente, più o meno da aprile. Allora avevamo deciso di comune accordo separarci. Dal momento che avevamo una figlia di 6 anni, una casa appena acquistata e un mutuo da pagare, si discuteva sul come accordarci. I nostri litigi erano sempre più frequenti. All’inizio eravamo intenzionati addirittura nel vendere casa. Poi ci hanno spiegato che dovevamo aspettare almeno due anni. Non riuscivamo a trovare una soluzione che andasse bene ad entrambi. Di quel maledetto mercoledì non ricordo nulla, nemmeno cosa stavamo mangiando».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero