Lo chef Davide Fuà morto all'improvviso in Svizzera a 47 anni: era di Sulmona, il corpo trovato dalla moglie

Sulmona, lo chef Davide Fuà morto all'improvviso in Svizzera: il corpo trovato dalla moglie
Forse un ictus, un malore improvviso, anche se sarà l’autopsia disposta dalle autorità elvetiche a cercare di capire con esattezza perché è morto...

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Forse un ictus, un malore improvviso, anche se sarà l’autopsia disposta dalle autorità elvetiche a cercare di capire con esattezza perché è morto ieri Davide Fuà, quarantasette anni cuoco di Sulmona che da meno di un paio di anni si era trasferito a Berna in Svizzera per ricominciare l’ennesima avventura della sua vita e della sua carriera professionale.

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Fuà è stato trovato senza vita ieri nella sua abitazione di Berna poco dopo le tredici: è stata la moglie Iuliana a trovarlo riverso su una poltrona ormai privo di sensi. Inutile la chiamata e l’intervento dei soccorsi che hanno cercato di rianimarlo senza successo. Le autorità hanno disposto sulla sua salma l’esame autoptico i cui risultati saranno noti a strettissimo giro. La notizia, però, ha lasciato attonita tutta la comunità sulmonese e non solo, dove Davide Fuà era molto conosciuto, sia per ragioni professionali che caratteriali. Un ragazzo sempre sorridente e disponibile, che non si era mai arreso davanti alle avversità.

Davide Fuà e la paninoteca

 Aveva fondato con il fratello Massimo una delle paninoteche più rinomate a Sulmona, Mondo Cane, poi aveva fatto esperienza a Ovindoli, Pescara e in altre città e ristoranti della zona. A febbraio del 2020, quando la pandemia non era ancora entrata nella vita di tutti e soprattutto del settore della ristorazione, aveva deciso di dare una svolta alla sua vita, quella vita che proprio il fratello Massimo, che già da tempo si era trasferito in Svizzera, gli aveva prospettato: il trasferimento a Berna, quindi, con la moglie e un lavoro "ben pagato" diceva, consapevole che avrebbe dovuto lavorare sodo e comportarsi in modo impeccabile per ottenere la green card. Ma lì, in Svizzera, era convinto, avrebbero apprezzato le sue indubbie qualità di chef.

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Nonostante il lockdown Davide Fuà era riuscito così a trovare un lavoro, anche perché in passato aveva già fatto esperienze nella città svizzera. In passato aveva avuto qualche problema di salute, ma si era ripreso apparentemente e i familiari lo avevano sentito come sempre felice e propositivo appena un paio di giorni prima. Ieri la morte improvvisa e misteriosa.

 

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Il Messaggero