Pescara, pugno di ferro contro la movida: arriva il Daspo urbano

Pescara, pugno di ferro contro la movida: arriva il Daspo urbano
Daspo urbano per i violenti della movida. E ancora potenziamento dei controlli delle forze dell'ordine con il ricorso ad unità cinofile, servizi specifici per il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Daspo urbano per i violenti della movida. E ancora potenziamento dei controlli delle forze dell'ordine con il ricorso ad unità cinofile, servizi specifici per il controllo del tasso alcolemico e, in caso di accertamento della violazione di

vendita di alcolici ai minorenni, applicazione delle sanzioni amministrative di chiusura del locale e sospensione della
relativa licenza.

Pugno duro a Pescara contro la movida del centro nella "fase 3" dell'emergenza coronavirus. L'introduzione delle nuove misure è stata decisa nel corso del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che si è
svolta stamani. La questione del divertimento serale e notturno nel capoluogo adriatico - città nota per la sua movida anche al di fuori dei confini regionali - sta facendo discutere fin dalla riapertura del 18 maggio, soprattutto nella zona di piazza Muzii, distretto food and beverage più grande d'Abruzzo.

Rigidissimi gli orari imposti dal Comune - mezzanotte dalla domenica al mercoledì e l'una dal giovedì al sabato - con il risultato che i gestori e le associazioni di categoria sono sul piede di guerra, rivendicando il diritto ad essere messi in condizione di ripartire dopo il lockdown. Nonostante alla base dei provvedimenti del Comune vi sia il
contenimento della diffusione del virus, il risultato delle misure è che, durante il weekend, nella fascia oraria
consentita, le vie dei locali sono strapiene come non era mai successo. Non sono mancate scazzottate tra i più giovani, all'esterno delle aree di pertinenza delle attività.

I gestori, che hanno anche istituito un servizio di vigilanza privata, non sono contrari ai maggiori controlli, ma chiedono a gran voce un ampliamento degli orari. In loro supporto sono scese in campo le associazioni di categoria, secondo le quali sono a rischio il turismo estivo e l'economia cittadina. Si oppone all'ampliamento
degli orari una parte dei residenti del centro.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero