Cristo si stacca dalla croce durante la processione per la Via Crucis

Le braccia del Cristo che all'improvviso si staccano dalla croce che l'arcivescovo sta portando, da solo, nella processione solitaria del Venerdì Santo....

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Le braccia del Cristo che all'improvviso si staccano dalla croce che l'arcivescovo sta portando, da solo, nella processione solitaria del Venerdì Santo. È successo questa sera a Chieti

L'arcivescovo Bruno Forte aveva da poco lasciato il Seminario Regionale, nella cui cappella ha celebrato la santa messa, quando, percorsi a piedi alcune decine di metri lungo corso Marrucino, il Cristo si è capovolto, restando ancorato solo con la parte inferiore alla croce.

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L'arcivescovo Forte a quel punto si è fermato,  continuando a tenere la croce, ed è intervenuto l'unico sacerdote che lo accompagnava, riuscendo dopo un paio di  tentativi a fissare di nuovo la piccola statua del Cristo alla  croce. Molti lo hanno preso come il segno di un cattivo presagio. Dalle tv i fedeli hanno sussultato alla vista del Cristo piegarsi come per cadere.

Forte ha poi ripreso la processione, «scortato» da due carabinieri in alta uniforme, sino al sagrato della cattedrale di San Giustino.  Dove il crocifisso è stato sistemato su un piccolo tavolo,  dinanzi al quale l'arcivescovo si è inginocchiato, e da dove ha  benedetto la città di Chieti, rappresentata dal sindaco Umberto Di Primio, e l'intera Arcidioesi Chieti Vasto.

«Ho pregato  durante la processione, guardando a Gesù crocifisso, invocandolo  ho continuamente detto Gesù, Gesù mio, immedesimandomi con tutti  coloro che stanno soffrendo. Ho chiesto al Signore Gesù non solo  di benedire questa città tanto amata, e tutta la nostra chiesa  diocesana, ma di benedire l'Italia e il mondo, di liberarci da questa pandemia, di donarci il segno della sua misericordia, lui  che sulla croce si è consegnato per amore nostro», ha detto Forte dal sagrato.

 


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Il Messaggero