Sulmona, no vax contagiati: cinque all'ospedale

Sulmona, no vax contagiati: cinque all'ospedale
In cinque l’altra notte sono finiti al pronto soccorso e poi nell’area grigia dell’ospedale Annunziata e per due di loro, poi, si è reso necessario il...

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In cinque l’altra notte sono finiti al pronto soccorso e poi nell’area grigia dell’ospedale Annunziata e per due di loro, poi, si è reso necessario il ricovero nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Avezzano. Tutti non vaccinati, secondo un copione che ormai è sempre più frequente, tant’è che dei nove attualmente ricoverati dell’area peligna, quasi tutti (tranne uno che è un’anziana con patologie pregresse) sono senza protezione vaccinale.

I numeri parlano chiaro e anche il rapporto percentuale, non solo tra vaccinati e non vaccinati che finiscono in ospedale, ma anche tra positivi e ricoveri. Non a caso la Valle Peligna è attualmente in provincia quella ad avere il più alto numero di ricoverati: nove, appunto, a fronte degli otto dell’aquilano, dei sette della Marsica (che in proporzione hanno il doppio della popolazione) e dei zero casi dell’Alto Sangro. In Valle Peligna, d’altronde, la curva epidemiologica si è impennata in modo spaventoso nelle ultime due settimane e Sulmona, in particolare, con i suoi 66 casi accertati negli ultimi sette giorni (111 negli ultimi quindici), è la città in Abruzzo in assoluto ad avere la performance peggiore.

Sotto le ceneri c’è poi ancora un mondo sommerso di referti da annotare ancora nel taccuino: il blocco informatico che ha interessato tutta la provincia da mercoledì pomeriggio fino a ieri mattina, ha infatti congelato il numero dei nuovi casi (zero ieri, appena uno l’altro ieri) che, verosimilmente, finiranno oggi (quando i dati saranno riallineati) per ingrossare il numero dei positivi in città e sul territorio. I segnali non mancano: anche in ospedale, nel centro trasfusionale, sono state accertate almeno tre positività e altri attendono solo l’ufficializzazione. Diversi ristoranti e attività commerciali restano con le saracinesche chiuse per la presenza di personale o gestori risultati positivi, altri in attesa dell’esito del tampone da martedì scorso. Formalmente ad oggi i casi attuali restano 188 e le sorveglianze 440, ma intanto, in attesa della registrazione, nuovi provvedimenti hanno riguardato le scuole. 

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Il Messaggero