Covid, Parruti: «Natale sì, ma ancora con la mascherina»

Covid, Parruti: «Natale sì, ma ancora con la mascherina»
L’AQUILA I numeri della pandemia tornano a far paura, il virus ha rialzato la testa e la curva epidemiologica in aumento mette in allarme soprattutto in vista del Natale. Il...

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L’AQUILA I numeri della pandemia tornano a far paura, il virus ha rialzato la testa e la curva epidemiologica in aumento mette in allarme soprattutto in vista del Natale. Il professor Giustino Parruti, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive di Pescara, si dice ottimista ma consiglia di mantenere un atteggiamento corretto e di prestare massima attenzione soprattutto per le vie dello shopping natalizio per evitare un duro colpo di coda della pandemia.


Intanto continua il graduale aumento dei ricoveri in Abruzzo, passati da 95 a 97 in 24 ore. Il tasso di occupazione dei posti letto però resta fermo al 7% per le terapie intensive e al 6% per l’area medica, mentre l’incidenza dei contagi per centomila abitanti scende a 80.

«Un Natale più sereno rispetto a quello passato è possibile» secondo l’infettivologo, ma «tutto dipenderà dai comportamenti che avremo nelle prossime settimane» e ribadisce l’importanza di prestare attenzione, anche all’aperto, in situazioni a rischio assembramento, soprattutto tra i mercatini natalizi.

Resta comunque la possibilità di lockdown momentanei o restrizioni a zone: «Sarebbe un vero paradosso se per tutelare chi ha scelto di non vaccinarsi, che sono coloro che ci hanno impedito di arrivare alla copertura totale della popolazione, venissero istituite delle restrizioni locali che danneggerebbero anche i vaccinati», aggiunge Parruti.

«In molti paesi europei si è avuta una esplosione soprattutto nella fascia dei più giovani, che hanno fatto da trigger per i cittadini più anziani. Da noi, grazie ai vaccini, ad oggi la situazione è controllabile e per questo avremo la possibilità di fare un Natale senza grandi restrizioni in ambito familiare, ma mai abbassare la guardia: dobbiamo cercare di non moltiplicare le circostanze di socialità che possono essere considerate a rischio. Dobbiamo essere consapevoli che la variante Delta ha una altissima contagiosità e ha la capacità di trovare soggetti più suscettibili, dobbiamo quindi mantenere comportamenti corretti per poterci godere momenti di socialità - sottolinea l’infettivologo - Resto fiducioso, sono certo che riusciremo a contenere la crescita esponenziale dei contagi. Possiamo farlo evitando gli eccessi e facendo attenzione, insomma la variabile resta il nostro atteggiamento».

 

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Il Messaggero