L'AQUILA - «Siamo in una situazione disumana, non abbiamo il tempo necessario per studiare e soprattutto per assimilare e metabolizzare quanto apprendiamo, inoltre non...
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Nel documento indirizzato ai presidenti di Regione e Provincia, al sindaco, alla dirigente scolastica, al direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale e alla Procura della Repubblica, si chiede inoltre «che si apra un tavolo lavoro istituzionale che permetta all'ufficio di presidenza e alle componenti tutte, rappresentate tramite il consiglio d'istituto, di rimanere in costante contatto e di essere aggiornati e coinvolti nelle decisioni riguardanti l'istituto».
«Alle 14,30 in orario di entrata i visi dei ragazzi e non solo parlano chiaro: stanchezza, preoccupazione, turbamento - aggiunge Bernardi - Siamo stati catapultati in una situazione opposta a quella alla quale eravamo abituati. Un disagio di tale portata non può durare ancora molto». «Chiediamo, oltre alla certezza sui tempi, che sia trovata una soluzione provvisoria che possa riportare tutti noi a condurre una vita il più possibile serena - precisa ancora - La soluzione non spetta certo a noi trovarla. I nostri politici, consapevoli del fatto che le verifiche avrebbero richiesto molto tempo, avrebbero dovuto trovare immediatamente una soluzione differente».
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Il Messaggero