Coronavirus, la truffa delle sanificazioni: quattro esposti in Abruzzo

Coronavirus, la truffa delle sanificazioni: quattro esposti in Abruzzo
 Il settore delle sanificazioni rappresenta un vero e proprio Far west, dove si stanno verificando in questi giorni anche in Abruzzo speculazioni e truffe a danno...

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 Il settore delle sanificazioni rappresenta un vero e proprio Far west, dove si stanno verificando in questi giorni anche in Abruzzo speculazioni e truffe a danno sia di esercenti e attività, sia dei cittadini. A denunciarlo il Codacons, che presenta oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Chieti, L’Aquila, Pescara e Teramo.

Come noto le nuove disposizioni sulla Fase 2 prevedono l’obbligo di sanificazione per una moltitudine di ambienti, una situazione che ha generato il caos in tutta Italia, con prezzi folli richiesti a imprese, condomini e negozi vari, e tariffe che arrivano fino 25 euro al metro cubo a fronte di listini attorno a 1,5 euro al metro cubo del periodo pre-Covid.  L’obbligo di sanificazione ha poi moltiplicato il numero di aziende che si sono improvvisate “specializzate” nel campo, e che promuovono interventi di sanificazione pur non essendo dotate di alcuna autorizzazione in tal senso.
Vere e proprie truffe che sfruttano l’emergenza e i nuovi obblighi in capo ad esercenti e commercianti, e che realizzano manovre speculative a danno della collettività.

Per tale motivo il Codacons ha presentato oggi un esposto alle due Procure chiedendo di avviare una task force sul territorio regionale alla luce delle possibili manovre fraudolente e speculative nel settore delle sanificazioni e che realizzano i reati di frode in commercio, truffa aggravata, e pratiche commerciali ingannevoli e scorrette.
Proprio per venire incontro alle esigenze di esercenti, negozi, imprese e condomini, il Codacons invita le aziende operanti in Abruzzo nel settore della sanificazione a siglare convenzioni con l’associazione, volte a garantire correttezza e prezzi calmierati ed escludere dal mercato gli operatori scorretti. 
 
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Il Messaggero