Coronavirus, emergenza a Teramo: stop ai ricoveri programmati nei quattro ospedali della provincia

Coronavirus, emergenza a Teramo: stop ai ricoveri programmati nei quattro ospedali della provincia
Stop ai ricoveri programmati in tutti e quattro gli ospedali teramani per una settimana. E’ il nuovo provvedimento adottato dal gruppo di lavoro della Asl per far fronte...

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Stop ai ricoveri programmati in tutti e quattro gli ospedali teramani per una settimana. E’ il nuovo provvedimento adottato dal gruppo di lavoro della Asl per far fronte tempestivamente ad un eventuale e ulteriore mutamento della situazione che da una settimana ha fatto scattare l’allarme al Mazzini dopo la scoperta di un focolaio.

L’evoluzione dell’andamento dei contagi nel panorama nazionale e i provvedimenti che il Governo centrale e la Regione Abruzzo stanno adottando sono stati l’oggetto di un vertice che si è tenuto proprio ieri mattina alla Asl. «Anche in provincia, come in altri territori italiani, da qualche giorno si assiste ad una lieve risalita dei ricoveri (142 è il dato aggiornato alle 9 di ieri mattina, ndr)», fa sapere in una nota l’azienda sanitaria. Per questo motivo il gruppo di lavoro coordinato dal direttore generale, Maurizio Di Giosia, a cui hanno partecipato anche il direttore sanitario generale, la direzione sanitaria di presidio, il coordinatore dei reparti Covid e il capo del dipartimento cardio-toraco-vascolare, ha deciso che in tutti i quattro ospedali per una settimana saranno garantiti solo i ricoveri urgenti e che si procederà solo a interventi salvavita e su patologie oncologiche.

Verrà, invece, garantita come di routine l’attività ambulatoriale, con un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza. Ulteriori decisioni saranno prese dall’unità di crisi, che sarà convocata la prossima settimana. «Stiamo adottando misure per metterci nelle condizioni di far fronte a un eventuale, anche se speriamo infondato, arrivo della cosiddetta terza ondata - commenta il direttore generale, Maurizio Di Giosia - tenendo presente che il Coronavirus è un nemico invisibile e decide lui quando si manifesta».

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Il Messaggero