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Coronavirus, che l'Abruzzo, arancione per decisione della Cabina di regia nazionale, sia ancora nella morsa del morbo lo si è ulteriormente toccato con mano ieri quando è stata confermata la notizia anticipata dal Messaggero l'altro giorno: i posti letto scarseggiano ed è stato necessario attivare la cosiddetta “Cross”, la “Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario”, la rete nazionale che consente di trasferire i pazienti fuori regione.
Il meccanismo è entrato in funzione dalla terapia intensiva dell'ospedale Santo Spirito di Pescara verso le terapie intensive di altre regioni: in particolare Lazio e Toscana. Un paziente, di sesso maschile, trasferito l'altra sera con ambulanza, è stato ricoverato a Roma all'Istituto Casalpalocco. Ieri mattina la Centrale si è invece attivata per trasferire una donna di 71 anni che era ricoverata sempre a Pescara; è stato attivato l'elicottero della Regione Toscana Pegaso 3 e la paziente dal Santo Spirito è stata trasferita nella terapia intensiva dell'ospedale Santo Stefano di Prato. Il ricovero è avvenuto intorno alle 14.
Per altri due trasferimenti, inizialmente programmati, è stata invece trovata una soluzione. «Una difficoltà momentanea – ha detto il capo della task force regionale anti Covid, Alberto Albani – per riconvertire alcuni reparti e aumentare la dotazione». E infatti già oggi dovrebbero essere disponibili 6 posti a Popoli per cercare di contrastare questa emorragia che non accenna a voler diminuire.
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