Coronavirus, truffe nella vendita di gel e sfruttamenti sessuali: raddoppiano i reati sul web in Abruzzo

Coronavirus, truffe nella vendita di gel e sfruttamenti sessuali: raddoppiano i reati sul web in Abruzzo
Nell'anno dell'emergenza sanitaria causata dal Covid, che ha letteralmente stravolto le abitudini di vita, molti dei pericoli sono arrivati dal web. E di conseguenza hanno...

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Nell'anno dell'emergenza sanitaria causata dal Covid, che ha letteralmente stravolto le abitudini di vita, molti dei pericoli sono arrivati dal web. E di conseguenza hanno visto in prima linea la polizia postale e delle telecomunicazioni, a livello nazionale, ma anche in Abruzzo, nel cercare di prevenire e contrastare un un insieme assai vasto di attacchi informatici e truffe on line. Aumentati di circa il 110% i reati relativi allo sfruttamento sessuale e adescamento dei minori in rete. In totale, sul nostro territorio, le persone denunciate, nel corso del 2020, sono state 158; 88 sono stati gli apparati informatici sequestrati e 4.040 monitoraggi internet effettuati.

Nei primi mesi dell’anno soprattutto, sono stati riscontrati diversi casi di truffe online nella vendita di dispositivi di protezione individuale, guanti e igienizzanti. Tante le segnalazioni arrivate alla Polpost inerenti anche false raccolte fondi. Aumentati notevolmente inoltre i casi di phishing ai danni di enti ed imprese, veicolati attraverso messaggi di posta elettronica i quali, dietro apparenti comunicazioni di ministeri, organizzazioni sanitarie e altri enti sull'andamento del contagio o inerenti la pubblicazione di misure di contrasto, nascondevano in realtà sofisticati virus informatici in grado di assumere il controllo dei sistemi attaccati (virus Rat) e procedere così all'acquisizioni di dati personali e sensibili, di password di accesso a domini riservati fino all'attivazione di intercettazioni audio-video illegali.

Con la sospensione delle attività scolastiche e la conseguente attivazione della didattica a distanza per vari Istituti si è registrato anche un altro fenomeno ossia quello delle intrusioni nelle piattaforme dedicate alla formazione degli studenti. A proposito di studenti, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, sono continuate le attività informative a loro rivolte da parte della Polpost proprio sui rischi della rete. Una ventina sono stati in Abruzzo gli incontri tenuti in presenza fino al 12 febbraio, successivamente, sono proseguiti in modalità virtuale.

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Il Messaggero