Coronavirus, i contagi tornano all'Aquila ma risparmiano la città di Pescara

Coronavirus, i contagi tornano all'Aquila ma risparmiano la città di Pescara
I morti per coronavirus in Abruzzo sono aumentati di dieci unità rispetto a venerdì, arrivando a 414: gli ultimi sono un 64enne di San Giovanni Teatino, una 85enne...

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I morti per coronavirus in Abruzzo sono aumentati di dieci unità rispetto a venerdì, arrivando a 414: gli ultimi sono un 64enne di San Giovanni Teatino, una 85enne di Spoltore, un 93enne e una 94enne di Montesilvano, una 91enne e una 93enne di Atessa, una 80enne di Lanciano, un 92enne di Vacri, una 90enne di Spoltore, una 83enne di Chieti. I guariti, o dimessi, sono 2.102, in crescita di 39 unità rispetto a venerdì. Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi-guariti e dei deceduti) sono 736, con una diminuzione di 34 unità rispetto a venerdì.


Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 78356 test. Del totale dei casi positivi, 247 si riferiscono alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 824 alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 1524 alla Asl di Pescara e 657 alla Asl di Teramo. Il prossimo report dettagliato sarà inviato venerdì 5 giugno. «Sono ricomparsi anche due casi nell’Asl dell’Aquila dopo 18 giorni senza – ha detto Alberto Albani, capo della task force regionale -. L’altro aspetto importante è che l’età media del contagio si è abbassata, il virus comincia ad attecchire anche sui più giovani. Questo è dovuto un po’ al fatto che c’è stato un generale allentamento delle misure che avevamo sempre raccomandato».  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero