Coronavirus, Gravina e Mancini: «Lavoriamo per riaprire al pubblico gli stadi»

Coronavirus, Gravina e Mancini: «Lavoriamo per riaprire gli stadi»
“Ridare il calcio alla gente”. I vertici del calcio italiano, il presidente della Figc Gabriele Gravina e il ct della Nazionale Roberto Mancini, ieri a Pescara a...

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“Ridare il calcio alla gente”. I vertici del calcio italiano, il presidente della Figc Gabriele Gravina e il ct della Nazionale Roberto Mancini, ieri a Pescara a Piazza Salotto per chiudere la settimana dedicata a Gabriele d’Annunzio e parlare della storia dell’Italia e del simbolo dello scudetto tricolore, intuizione brillante attribuita proprio al Vate. Prima di salire sul palco e rispondere alle domande di Matteo Marani, giornalista Sky e scrittore, Gravina è tornato a parlare della questione stadi aperti, il prossimo step per il vero ritorno alla normalità del calcio italiano: «Riaprire al pubblico? Ci pensiamo e ci stiamo lavorando da tempo, ma non dipende da noi – ha detto ai cronisti il numero uno della Figc – . C’è un comitato tecnico scientifico, ci sono responsabilità in capo al Governo e ci rimettiamo alle loro decisioni. Certo, noi continuiamo a lavorare, a presentare protocolli e progetti e soprattutto a dare garanzia e integrità legate alla tutela della salute».


Il ct Roberto Mancini è stato letteralmente preso d’assalto in centro, da giovani e meno giovani, per un selfie o per un autografo. La sua Italia profuma di Pescara con Verratti, Insigne e Immobile: «Ci fa felici essere qui in una città in cui alcuni nostri ragazzi hanno lasciato ricordi bellissimi e sono cresciuti calcisticamente». Anche il calcio internazionale senza pubblico: “Brutto, davvero molto brutto”. Sul palco, poi, davanti a quasi mille spettatori, Marani ha ripercorso la storia della Nazionale italiana, della maglia azzurra e dello scudetto tricolore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero