Sno stati 4 aquilani i primi turisti che ieri hanno visitato il castello cinquecentesco di Roccascalegna alla riapertura dei centri culturali e musei al termine del lockdown....
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In gara pure per i Luoghi del Cuore 2020 del Fai, l’affascinante castello sospeso tra cielo e terra, abbarbicato su un costone di roccia, non finisce mai di stupire. Per l’estate già prenotate cerimonie di nozze. «A luglio e agosto ci saranno matrimoni di giovani italiani – aggiunge Giangiordano - mentre per settembre ha prenotato una coppia di inglesi, rimasta entusiasta in una precedente visita. Le prospettive di rinascita ci sono tutte». L’antico maniero attrae annualmente circa 40 mila persone. Oltre ad essere divenuta negli anni un’esclusiva location per produzioni cinematografiche mondiali e nazionali, tra cui il Nome della Rosa, a parte “Meraviglie, la Penisola dei tesori” di Alberto Angelo seguitissima su RaiUno, il fascinoso castello ha già ospitato nozze civili con sposi giunti da varie nazioni.
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«Vogliamo continuare a accogliere tutti - dice il sindaco - Ora guardiamo con molta attenzione alla sicurezza e presto avremo un punto di accoglienza per bike necessario per poter scoprire anche il territorio. Ma per vivere il castello come esperienza nuova sono stati aperti anche sentieri sul crinale sottostante che offrono una nuova prospettiva di ammirazione, finora sconosciuta». Ora con le nuove norme di distanziamento sociale il gioiello del Sangro-Aventino potrà accogliere i visitatori in piccoli gruppi, massimo 30 persone, e su prenotazione e le visite di 45 minuti saranno guidate. Nel Sangro-Aventino, sul versante della Majella, Roccascalegna condivide la candidatura Fai unitamente allo splendido e antico borgo di Taranta Peligna, storico paese della lana, di cui è sindaco un altrettanto entusiasta Giovanni Paolo Rosato. La presidente della delegazione Fai Lanciano, Ersilia Caporale, parla «di territorio con bellezze ricche e inesplorate che riescono a sorprendere per l’unicità delle suggestioni che offrono». Giangiordano chiude: «Grazie all’intero comprensorio Frentano che ci supporta con affetto».
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Il Messaggero