Coronavirus, all'Aquila altri 44 casi e c'è la seconda vittima

I tamponi all'ospedale dell'Aquila (Foto Vitturini)
L'AQUILA - C'è la seconda vittima aquilana del coronavirus. Si tratta di Antonietta Riossi, di 78 anni. Il bollettino regionale dell'epidemia ha...

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L'AQUILA - C'è la seconda vittima aquilana del coronavirus. Si tratta di Antonietta Riossi, di 78 anni. Il bollettino regionale dell'epidemia ha ufficializzato ieri la sua positività. La donna, che di recente aveva perso il marito non per colpa del virus, è morta al San Salvatore, dove era stata ricoverata per altri problemi di salute. Lo storico pasticciere Giulio Guida era stato la prima vittima, alcuni giorni fa.

Notizie che alimentano il dolore e la costernazione per quanto sta accadendo in città dal 4 ottobre in poi, da quando, cioè, l'epidemia da coronavirus è letteralmente esplosa.

La provincia è destinata a breve a superare quella di Pescara che finora è stata la più colpita: a ieri 2.622 nell'Aquilano e 2.665 nel Pescarese. Non solo. Oggi la città dell'Aquila ha un'incidenza di circa 1 caso su 100 abitanti, la l'Abruzzo è a 0,4 e la Lombardia a 0,6.

Un'emergenza vera. Ieri sono stati ufficializzati ulteriori 44 casi, comunque in calo rispetto ai 68 del giorno precedente che rappresentano, al momento, il record negativo.

I casi totali hanno superato largamente quota 700. Per capire l'esplosione del problema basti pensare che al 1 settembre erano appena 95 e alla fine dello stesso mese 122.

Sul fronte delle cure, ieri era scattato l'allarme sulla scarsità dei reagenti per i tamponi. Si è provveduto anche attraverso la collaborazione con l'Istituto zooprofilattico di Teramo per cui al momento l'attività di controllo dell'Asl non subirà rallentamenti.

Nel frattempo va avanti la strategia di sinergia tra Asl e Ordine dei Medici sulle terapie a domicilio. Iniziativa promossa dal primario di Malattie infettive Alessandro Grimaldi e dal presidente dell'Ordine, Maurizio Ortu.

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Il Messaggero