Coronavirus, primario dell'Aquila: «L'Abruzzo va considerato zona rossa»

Coronavirus, primario dell'Aquila: «L'Abruzzo va considerato zona rossa»
«La situazione, secondo il mio parere personale, è molto critica. A mio avviso l' Abruzzo è da considerarsi zona rossa. Io faccio conti diversi dagli...

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«La situazione, secondo il mio parere personale, è molto critica. A mio avviso l' Abruzzo è da considerarsi zona rossa. Io faccio conti diversi dagli statistici. I conti reali si fanno sulla base della disponibilità di posti letto in terapia intensiva e sub intensiva: ciò che è rilevante è il rapporto tra malati gravi e numero di posti letto di TI e sub intensiva». Così il primario del reparto di Rianimazione dell'ospedale dell'Aquila, Franco Marinangeli, nel fare il punto della situazione sulla provincia aquilana, alle prese da settimane con un'impennata della curva


di contagi, e la stessa regione Abruzzo.

«Questo è il determinante reale della criticità. La provincia dell'Aquila, a un'analisi approfondita, presenta gli stessi dati di Milano, quindi come può essere qui zona gialla e lì rossa? C'è stata pressione sulla terapia intensiva, tanto che nei giorni scorsi abbiamo dovuto trasferire pazienti in altri ospedali» spiega
ancora Marinangeli.


«Ora siamo impegnati ad ampliare i posti, ma la curva non accenna a diminuire. Inoltre, c'è da sottolineare che i dati processati sono meramente indicativi perché non sono riferibili al giorno prima, ma ad alcuni giorni prima, considerando il ritardo di alcuni giorni con cui viene comunicato il risultato dei tamponi. Se si tornerà a processare più celermente i tamponi, la situazione sarà reale e quindi più attendibile».

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Il Messaggero