Coronavirus, l'Abruzzo si sveglia arancione. I negozianti: «Un po' di caos, ma va bene così»

Coronavirus, l'Abruzzo si sveglia arancione. I negozianti: «Un po' di caos, ma va bene così»
Questa mattina l'Abruzzo si è risvegliato in zona arancione dopo la contestata (dal Governo). Emanata ieri sera dal presidente Marsilio l'ordinanza che...

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Questa mattina l'Abruzzo si è risvegliato in zona arancione dopo la contestata (dal Governo). Emanata ieri sera dal presidente Marsilio l'ordinanza che permette la riapertura dei negozi di abbigliamento, calzature e articoli


di gioielleria che avevano dovuto abbassare le saracinesche con l'avvio della zona rossa.

La riapertura c'è stata in un clima di confusione per gli eventi accavallatisi nella serata di ieri. Il direttore regionale di Confesercenti Lido Legnini: «Con l'Ordinanza in vigore chi vuole oggi ha potuto riaprire. Auspicavamo una riapertura in accordo fra Regione e Governo ma va bene lo stesso perché si può tornare ad una apertura completa del commercio fisso. Abbiamo anche però chiesto alle Prefetture che in caso di cambiamenti di Ordinanze ci sia una comunicazione tempestiva alle associazioni di categoria e ai commercianti».


Marina Dolci, titolare del centralissimo negozio di via Roma a Pescara: «Con l'Ordinanza della Regione possiamo riaprire come abbigliamento e calzature e lo facciamo a ridosso dell'8 dicembre sperando di poter riprendere a lavorare dopo due settimane durissime». Oggi nel capoluogo adriatico, complice anche il ponte dell'Immacolata Concezione e le scuole (quelle che hanno continuato in presenza) chiuse, non si vede molta gente in giro. Anche a Chieti chi ha voluto ha potuto riaprire anche se nel capoluogo teatino il lunedì mattina è giorno di chiusura settimanale.

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Il Messaggero