Coronavirus, mappa del contagio in Abruzzo: 150 comuni sono Covid-free

Uno scorcio di Navelli Coronavirus, mappa del contagio in Abruzzo: 150 comuni sono Covid-free
 È l’Abruzzo dei borghi, dei piccoli paesi, spesso e volentieri di montagna, quello più aspro e più in difficoltà per la carenza di servizi,...

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 È l’Abruzzo dei borghi, dei piccoli paesi, spesso e volentieri di montagna, quello più aspro e più in difficoltà per la carenza di servizi, quello popolato per lo più da anziani. Se c’è un aspetto positivo della vicenda coronavirus, è forse da ricercare nel fatto che l’epidemia ha risparmiato, almeno in Abruzzo, le realtà più piccole, quelle che prima di questa vicenda venivano considerate a rischio sparizione e che ora, invece, addirittura vengono indicafe come luogo di quarantena o, meglio ancora, come modello di quel turismo lento di cui si fa un gran parlare da molto tempo.


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Qualche sindaco, come Francesco D'Amore di Fagnano Alto, un piccolo paese alle porte dell’Aquila, lo ha detto molto chiaramente: “Lo smart working ha dimostrato che si può lavorare in ogni luogo. Perché allora non rivitalizzare i borghi antichi, più al riparo da possibili recrudescenze del virus?".

Al di là di studi che preconizzano la fuga dalle aree metropolitane alla volta dei paesini, la mappa del non-contagio in Abruzzo, si può sovrapporre quasi pedissequamente a quella dei piccoli centri.

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L’Abruzzo Covid-free, insomma, è l’Abruzzo minore, dell’entroterra e di montagna. Per la precisione 150 Comuni sui 305 totali della regione. Quasi il 50% perfetto.

La provincia dell’Aquila è quella che è stata maggiormente risparmiata, oggi appena 243 casi su 303 mila abitanti, probabilmente proprio per essere quella più montana di tutto l’Abruzzo. E così non hanno conosciuto l’esperienza del coronavirus comuni come Aielli, Acciano, Barrea, Campotosto che è ancora in attesa della ricostruzione dopo il sisma del 2017, Capitignano, Caporciano, Cappadocia, il minuscolo paese di Carapelle Calvisio (84 abitanti), al centro di una recentissima polemica per l’arrivo dei migranti, Castel del Monte, Civita d’Antino, Civitella Alfedena, Cocullo, Collepietro, Fontecchio, Fossa. E poi ancora Lucoli, Molina Aterno, Montereale, anch'esso in attesa della ricostruzione post terremoto, la patria dello zafferano, ovvero Navelli, Ocre, Ofena, Ovindoli, PoggioPicenze, Sant’Eusanio Forconese, San Demetrio, Tione degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Anche se la provincia termana è stata più colpita, anche su questo territorio ci sono piccoli comuni risparmiati dall’epidemia. Nell’elenco spiccano Castel Castagna, Cortino, Fano Adriano, Montefino, Morro d’Oro, Pietracamela, Torano Nuovo, Tossicia.

Più complesso il discorso nel Pescarese, l’area più colpita del centro sud Italia: nonostante questo anche qui ci sono molti comuni, soprattutto nella zona più collinare, che possono fregiarsi del titolo di Covid-free. Tra gli altri Abbateggio, Brittoli, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Corvara, Elice, Montebello di Bertona, Pescosansonesco, Pietranico, Roccamorice, Serramonacesca, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera. In generale sono quasi tutti i comuni al di sotto dei mille abitanti.
 


Infine l'area teatina, nella quale sono state colpite tutte le città superiori a 10.000 abitanti. Tra i comuni risparmiati ci sono invece Vacri, Gessopalena, Fara San Martino, Canosa Sannita, Rapino, Lama dei Peligni, Filetto, Fresagrandinaria, Furci, Montazzoli, Palmoli, Pretoro, Celenza sul Trigno, Quadri, Bomba, Liscia, Lentella, Montenerodomo, Carunchio, Lettopalena, Fraine, Gamberale, Roio del Sangro, Montelapiano. Comuni che potrebbero rappresentare il vero tesoro per il superamento dell'emergenza coronavirus.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero