Coronavirus, la Regione manda gli ispettori alla Asl dell'Aquila

Coronavirus, la Regione manda gli ispettori alla Asl dell'Aquila
La mossa era in qualche modo nell'aria, ma è destinata ugualmente a segnare uno spartiacque nella storia dell'emergenza coronavirus. Oggi gli ispettori della...

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La mossa era in qualche modo nell'aria, ma è destinata ugualmente a segnare uno spartiacque nella storia dell'emergenza coronavirus. Oggi gli ispettori della Regione faranno visita ai vertici dell'Asl provinciale, all'Aquila, su disposizione del Dipartimento Salute che risponde all'assessorato alla Sanità di cui è titolare la leghista Nicoletta Verì. Si tratterà di un incontro con il management, dg Roberto Testa e direttori, volto a verificare lo stato dell'arte, le criticità a cui l'azienda deve far fronte e l'organizzazione generale in materia di Covid-19.

D'altronde l'Asl è stata al centro delle polemiche nel corso delle ultime settimane. In primis per i casi che si sono verificati ad Avezzano e che sono finiti alla ribalta nazionale, tra cui i decessi di un paio di pazienti in attesa di ricovero e le presunte inefficienze che l'azienda ha contestato fin dal primo secondo, anche attraverso indagini interne e denunce all'autorità giudiziaria. E c'è anche questo aspetto che gli ispettori vorranno chiarire. In particolare le due note diffuse dal manager, Roberto Testa, che riguardano proprio gli aspetti della comunicazione.

La prima è quella del 2 dicembre, un documento diffuso all'opinione pubblica con il dg ha attaccato il sistema dell'informazione, parlando di «troppa disinformazione, troppe fake news, troppe condotte contrarie ai codici deontologici e di comportamento», un «clima mediatico» avvelenato, «il cui risultato è quello di presentare una immagine distorta della sanità, negativa e pericolosa; di minare profondamente la fiducia del cittadino verso l’azienda, quando non allontanandolo dalla stessa; di creare un clima aziendale negli operatori di sfiducia, quando non di prostrazione, a fronte del gravoso e quotidiano impegno profuso, che richiede invece la massima concentrazione e l’assenza di distrazioni».

La seconda nota è quella, interna, inviata a tutti i dipendenti con cui Testa ha ribadito i contenuti del codice di comportamento e con cui in sostanza si obbligano dirigenti e dipendenti, prima di «rilasciare interviste giudizi di valore sull’attività dell’Asl, a darne preventiva informazione al direttore generale stesso, al fine di consentire le necessarie valutazioni», avvertendo che «qualsivoglia fuga di notizie o rilascio di dichiarazioni e non autorizzate assume una rilevanza disciplinare». L'ispezione è destinata ad alzare il tono dello scontro anche in Regione. D'altronde tra i più critici in questa fase c'è stato proprio il leader abruzzese della Lega, il deputato Luigi D'Eramo, che aveva richiamato Testa al rispetto de diritto di cronaca, insopprimibile e non scalfibile, nei limiti della continenza e della verità sostanziale dei fatti». Intanto ieri la curva del contagio ha fatto segnare solo 6 nuovi casi in città e una vittima: si tratta di Michele Carducci, appena 58 anni, di Tornimparte. 

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Il Messaggero