Coronavirus, l'Abruzzo rischia di passare dalla fascia gialla a quella arancione

Coronavirus, l'Abruzzo rischia di passare dalla fascia gialla a quella arancione
Coronavirus, l'Abruzzo è a rischio di un’ulteriore stretta sulle restrizioni, passando dalla “fascia gialla”, quella attualmente più...

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Coronavirus, l'Abruzzo è a rischio di un’ulteriore stretta sulle restrizioni, passando dalla “fascia gialla”, quella attualmente più permissiva, alla “fascia arancione”, l’intermedia. Si tradurrebbe in ulteriori misure di contenimento, tra cui la principale è quella legata al divieto di spostamento, tra Regioni e Comuni e “consiglio” di muoversi il meno possibile anche nelle città. All’origine di questa possibile decisione ci sarebbero, secondo fonti accreditate, «dati ballerini».


Nel frattempo ieri i numeri del coronavirus in Abruzzo hanno fatto registrare un rallentamento. In particolare nel tasso di positività, sceso dal 15,7% dell’altro al 12,8 di ieri. In Italia si è attestata sul 16,1%. Tutto questo si è tradotto in 395 nuovi casi positivi giornalieri dall’esame di 3.067 tamponi. Numero, quest’ultimo, in netto calo rispetto ai 3.616 di giovedì. Le notizie positive, purtroppo, finiscono qui. Perché per il resto il consueto bollettino dell’assessorato regionale alla Sanità non offre altri spunti confortanti. Anzi. Ci sono altri sette morti ed è aumentata ancora la pressione sugli ospedali, con i ricoveri che hanno sfondato quota 500 e un aggravio abbastanza significativo anche per le terapie intensive. In più preoccupano non poco alcuni focolai che si sono sviluppati in strutture sanitarie in diverse zone del territorio regionale. Si mantiene preoccupante la situazione dell’Aquilano, che anche ieri è stato il territorio più colpito con 143 casi, seguito dal Teramano con 101. Più leggero il bilancio nel Chietino (86 casi) e nel Pescarese (59).
 

Il servizio di Stefano Dascoli nell'edizione cartacea del Messaggero Abruzzo, oggi in edicola

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Il Messaggero