Il vecchio focolaio, quello della festa dei bambini che finora ha fatto registrare quattordici casi positivi al coronavirus e un Covid-Like, sembra assestato come avevano...
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Covid, ancora migranti contagiati: 10 positivi in due piccoli centri in provincia dell'Aquila
L’allarme è scattato già da sabato quando la 62enne (che lavora al Centro per l’impiego di Sulmona, da dove però mancava già da qualche giorno perché in ferie) ha cominciato ad avvertire alcuni sintomi tipici del
Covid. Si è così sottoposta al tampone al quale è risultata positiva insieme alla figlia. Entrambe, però, hanno trascorso la giornata di Ferragosto a Pettorano sul Gizio, insieme ad altri tre nuclei familiari, ora tutti (nove persone) in quarantena volontaria. A queste si aggiungono un’altra quindicina di persone, quelle cioè tracciate finora che hanno avuto negli ultimi giorni contatti diretti e prolungati con i tre casi positivi. Con il Ferragosto di mezzo, ovviamente, tutto si complica per il tracciamento dei contatti, su cui sta lavorando ora la Asl, nel tentativo di isolare, come fatto nel caso dell’altro focolaio, tutte le persone a rischio. Migliorano intanto le condizioni di salute degli altri positivi con sintomi: per l’imprenditore cinquantaseienne ieri non è stata necessaria la Tac, anche perché la febbre sembra sia passata.
Coronavirus, dipendente positiva: chiuso il comune di Sulmona
Migliorano, anche e soprattutto, le condizioni di salute dei tre ricoverati (due al San Salvatore dell’Aquila e uno a Chieti) che rispondono bene alle terapie e sono in attesa di negativizzare il virus. Con il nuovo focolaio apertosi ieri, in Valle Peligna salgono a 17 i casi positivi, oltre a un caso di Covid-like e a quelli dei migranti di Ponte d’Arce dei quali uno ha confermato la positività e due restano dubbi. Uno di questi, tra l’altro, l’altro giorno è fuggito dal centro di accoglienza per essere recuperato in serata dalla polizia a Pescara. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero