CHIETI Domiciliari a Fabrizio Pellegrini, il pianista di 47 anni malato di fibromialgia e finito in carcere a Chieti per aver coltivato piante di cannabis per curarsi. Ad...
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del Comitato Radicale per la Giustizia Piero Calamandrei. Per Pellegrini c'è stata una vasta mobilitazione fino all'annuncio di verifiche da parte del ministro Orlando.
L'avvocato Di Nanna è entrato da poco nel carcere di Chieti per tutti gli adempimenti formali; l'uscita di Pellegrini dalla struttura dovrebbe avvenire nelle prossime ore. «Salutiamo con soddisfazione l'accoglimento del ricorso e la disposta scarcerazione: un provvedimento che gli salva la vita», commenta il legale. «I vistosi ematomi e gli altri insostenibili sintomi che si sono manifestati in seguito all'interruzione della terapia - aggiunge - hanno reso l'uscita dal carcere un passo obbligato non solo dal punto di vista legale, ma anche umano. Una necessità che è stata colta con prontezza e sensibilità dal magistrato di sorveglianza Maria Rosaria Parruti. La magistratura ha saputo riconoscere la gravità della situazione e intervenire nel modo più adeguato: ma fino a quando sarà la giustizia a dover riparare all'inadeguatezza della politica?», si chiede Di Nanna parlando di «un caso emblematico delle contraddizioni del proibizionismo e dell'attuale quadro legislativo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero