Teramo, sepolto il clochard morto di cancro il suo cane Rex adottato da una vicina

Teramo, sepolto il clochard morto di cancro il suo cane Rex adottato da una vicina
È stato tumulato nel cimitero di Castelplanio, in provincia di Ancona, Ion Petre, il senzatetto rumeno che da anni viveva a Martinsicuro e che si è spento lo...

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È stato tumulato nel cimitero di Castelplanio, in provincia di Ancona, Ion Petre, il senzatetto rumeno che da anni viveva a Martinsicuro e che si è spento lo scorso 10 dicembre dopo una grave malattia. Petru, come lo chiamavano tutti in città, da anni viveva a ridosso del cimitero cittadino, insieme al suo inseparabile amico e compagno di sventura Rex, un randagio come lui, con il quale condivideva quel poco cibo che potevano permettersi e un giaciglio di fortuna lungo la statale.


Petru, dopo la morte della moglie e di un figlio, aveva deciso di allontanarsi dalla Romania stabilizzandosi proprio a 
Martinsicuro. Parlava poco, di lui si non si sapeva quasi nulla: era sempre schivo e mai insistente quando si avvicinava al finestrino di un’auto, ferma a un semaforo, per chiedere qualche spicciolo. Viveva di quello e di aiuti che spesso alcune persone gli donavano: scarpe, coperte, vestiti e qualcosa da mettere sotto i denti. Spesso affogava le sue sofferenze, che trapelavano sempre senza mistero dai suoi occhi, in un bicchiere di vino e questo, però, a molti non piaceva e qualcuno aveva anche iniziato a guardarlo con diffidenza. A volte tentava anche la fortuna con qualche gratta e vinci sognando magari una somma di denaro che gli avrebbe potuto regalare un po’ di sollievo ma di sicuro non la felicità, la vita quella gliel’aveva ormai negata da anni. Molti però gli volevano bene e avevano iniziato ad interessarsi alla sua condizione, come Antonio Maurizi che, oltre a fornirgli una roulotte posizionandola in un terreno a ridosso della sua abitazione, aveva iniziato una battaglia con le istituzioni per garantirgli le cure necessarie alla grave malattia che lo scorso 10 dicembre lo ha portato via: fu lui ad accompagnarlo al Mazzini di Teramo dove tempo fa gli venne diagnosticato un tumore.

Diverse erano le problematiche burocratiche per garantirgli l’assistenza sanitaria in quanto Ion non era in regola con i documenti in Italia. E anche dopo la morte poterlo seppellire era diventato un problema, ma, grazie alla caparbietà di alcuni cittadini che lo avevano preso a cuore, si è riusciti a rintracciare uno dei figli che vive in Germania e che, dopo la scomparsa di Petru, è tornato in Italia e lo scorso 21 dicembre, la città di Castelplanio ha deciso di ricevere la salma del 67enne nel cimitero cittadino ed è lì che Petru, dopo la cerimonia funebre, è stato tumulato. Da quanto si è appreso, Ion in tutti questi anni non aveva mai voluto comunicare ai figli dove fosse e come vivesse, decidendo quindi di vivere in solitudine ai margini della società, elemosinando qualche soldo in giro, ma senza fare mai del male a nessuno. Una storia triste che però, proprio a Natale, ha avuto anche una nota lieta: il suo cane, che era rimasto al suo fianco fino al suo ultimo respiro, ha trovato una nuova sistemazione. Sarà ora una signora di 

Martinsicuro, che si era sempre adoperata in prima persona per aiutare Ion, ad occuparsene. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero