Clochard esce dall'ospedale e ruba un giubbotto per sopravvivere al freddo: condannato a 2 anni

Clochard esce dall'ospedale e ruba un giubbotto per sopravvivere al freddo: condannato a 2 anni
Solo, senza un tetto sulla testa e ridotto al freddo dopo un mese di ricovero in ospedale per un collasso renale avrebbe rubato in un negozio d’abbigliamento a Martinsicuro...

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Solo, senza un tetto sulla testa e ridotto al freddo dopo un mese di ricovero in ospedale per un collasso renale avrebbe rubato in un negozio d’abbigliamento a Martinsicuro (Teramo) per uno stato di necessità. Una tesi, quella sostenuta ieri in una aula dalla difesa, che non ha convinto il giudice il quale ha condannato M.S., 35 anni, marocchino, a 2 anni e 10 mesi di reclusione.


I fatti risalgono allo scorso ottobre. Il giovane all’epoca era da poco uscito dall’ospedale. A riconoscerlo sono state le stesse titolari del negozio che quel giorno si accorsero degli strani movimenti del 35enne nel reparto d’abbigliamento maschile e quando gli si avvicinarono lo beccarono proprio mentre tentava di togliere l’anti taccheggio da alcuni indumenti. In particolare avrebbe provato a rubare un giubbotto e un paio di jeans da nascondere in uno zaino. «Avevo freddo - ha raccontato l’imputato ieri quando si è sottoposto all’esame - in quel periodo dormivo per strada, non avevo una casa, pesavo appena 50 chili e mi mancavano pure le forze. Ero stato ricoverato in ospedale per un blocco renale, quello che ho fatto è stato per necessità».

Al giudice ha raccontato di non aver minacciato le donne, secondo le quali, invece, il 35enne, una volta scoperto e prima di fuggire perché inseguito, gli avrebbe detto: “Vi brucio il negozio”. «Loro mi hanno inseguito, è vero - ha aggiunto il marocchino - ma io non ho toccato nessuno. Una signora si è aggrappata allo zaino e io l’ho lasciato subito, così come ho lasciato anche tutto il resto» nonostante la versione contraria della parte offesa perché pare che il giubbotto sia sparito. La difesa del 35enne aveva chiesto l’assoluzione per aver agito in uno stato di necessità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero