I ciclisti ucraini si allenano all'Aquila dopo la fuga dalla guerra

I ciclisti ucraini si allenano all'Aquila dopo la fuga dalla guerra
«Forza ragazzi» e tanti applausi. Da quasi una settimana i corridori delle Nazionali ucraine femminile e maschile delle categorie Juniores ed Elite Under 23 si...

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«Forza ragazzi» e tanti applausi. Da quasi una settimana i corridori delle Nazionali ucraine femminile e maschile delle categorie Juniores ed Elite Under 23 si allenano sulle strade dell'Aquila, con appassionati della bicicletta e non che al loro passaggio cercano di incitarli e inviando un messaggio di solidarietà dopo che l'attacco della Russia. Le tre nazionali della bandiera gialloblù, che vede i corridori con età compresa tra i 16 e i 17 anni, sono ospitate al Progetto Case di Roio Poggio dal Comune dell'Aquila e dalla Regione. Il gruppo è composto da 24 persone, tra atleti e accompagnatori. Durante gli allenamenti sono accompagnati dagli aquilani Chiara Ciuffini, campionessa del mondo di ciclismo amatoriale Uwct final 2013, e Marcello Ciuffetelli.


Ieri mattina, dopo l'allenamento che si è concluso alle 12.30, i corridori hanno incontrato l'assessore regionale allo Sport, Guido Liris, il sindaco Biondi, l'assessore comunale al Sociale, Francesco Bignotti (arrivato al Progetto Case in bici), il presidente del Coni Abruzzo, Enzo Imbastaro, e il presidente della Federciclismo regionale, Mauro Marrone. «Abbiamo voluto fare questo saluto- ha detto Biondi- perché la nostra non è solo una semplice accoglienza e saremo sempre presenti per sostenere gli atleti il più possibile. Cercheremo di dare un po' di normalità in questo momento difficile per loro e abbiamo dotato il Progetto Case dell'impianto wi-fi. Inoltre siamo pronti a ospitare altre persone che, purtroppo, devono fuggire dall'Ucraina. Per loro abbiamo messo a disposizione altri alloggi del Progetto Case e alcuni Map».


Liris ha aggiunto: «Abbiamo offerto delle sim telefoniche, con le quali potranno mettersi in contatto con i loro genitori, familiari e amici in Ucraina. Stiamo organizzando anche dei corsi di italiano così possono sempre di più integrarsi nella nostra comunità. Inoltre, in collaborazione con la Federciclismo, questi atleti parteciperanno a delle gare in Italia».

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Il Messaggero