Fanno acquisti per la casa con busta paga taroccata: scoperti madre e figlio

Fanno acquisti per la casa con busta paga taroccata: scoperti madre e figlio
Fanno acquisti importanti per la casa e chiedono di pagare a rate, ma presentano una busta paga falsa: per questo due persone sono state denunciate alla procura di Chieti per...

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Fanno acquisti importanti per la casa e chiedono di pagare a rate, ma presentano una busta paga falsa: per questo due persone sono state denunciate alla procura di Chieti per falsità in scrittura privata e tentata truffa in concorso. Questi i fatti, riferiti dai carabinieri del Nor della compagnia di Chieti: madre e figlio di 61 e 37 anni, di Pescara, si sono presentati in un centro commerciale di Sambuceto per effettuare un ordine di articoli per la casa e il fai da te dell’importo di circa 6mila euro. Dopo aver indicato al commesso la merce desiderata, hanno richiesto di dilazionare il pagamento con un finanziamento per tutta la cifra e, per garantirlo, hanno presentato la busta paga della donna dove la stessa risultava da dieci anni impiegata come magazziniera in un supermercato.

 

Nel documento, però, l’intestazione tra i dati anagrafici della donna e i dati identificativi del datore di lavoro, c’era qualcosa che non andava, così l’impiegata si è rivolta ai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Chieti. I militari, giunti sul posto in borghese, dopo aver osservato di nascosto le reazioni di madre e figlio hanno preso contatti con la sede centrale del supermercato dove il nominativo della donna effettivamente non risultava presente nei database, confermando di fatto la falsità della busta paga presentata per ottenere il finanziamento. In generale La mancata erogazione di un finanziamento o di un prestito è il minore dei problemi per chi tenta di truffare un società finanziaria mediante una busta paga o una dichiarazione dei redditi falsa: la falsificazione rappresenta un reato penale e la sanzione correlata varia a seconda del fine per il quale la busta paga è stata consegnata, oppure anche in base alla gravità della manomissione. I due, con precedenti specifici, sono stati quindi denunciati dai carabinieri.

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Il Messaggero