Scontro tra baby gang con coltelli e mazze da baseball, ragazzino ferito con un fendente. Scattano 5 denunce

Scontro tra baby gang con coltelli e mazze da baseball, ragazzino ferito con un fendente. Scattano 5 denunce
In cinque denunciati per rissa a Chieti. Fanno parte della baby gang, composta anche da ragazze, che sabato pomeriggio in pieno centro storico, sotto i portici di palazzo...

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In cinque denunciati per rissa a Chieti. Fanno parte della baby gang, composta anche da ragazze, che sabato pomeriggio in pieno centro storico, sotto i portici di palazzo Mezzanotte in piazza San Giustino, si è affrontata armata di mazze da baseball e coltelli. Nell'episodio è rimasto ferito un sedicenne che ha rimediato una coltellata al torace ed è finito in ospedale. Ne avrà per trenta giorni. Il tutto si è svolto davanti agli occhi dei passanti e dei residenti che hanno allertato la polizia. Gli agenti sono riusciti a bloccare e identificare cinque dei giovanissimi coinvolti inseguendo l'autobus diretto a Pescara sul quale erano saliti; gli altri sono, invece, riusciti a darsi alla fuga. Identificato anche l'aggressore al quale è stata sequestrata l'arma mentre sono in corso le indagini che si avvarranno anche delle telecamere di videosorveglianza. La posizione dell'aggressore e degli altri identificati è al vaglio della procura per i minorenni. Non è chiaro cosa abbia fatto scattare la rissa. Fatto sta che la situazione è degenerata quando sono spuntati mazze da baseball e coltello.

E' solo l'ultimo caso di violenza giovanile che non sembra risparmiare Chieti in un'escalation che vede protagonisti ragazzi sempre più piccoli. E' ancora fresco il ricordo del pestaggio di un 14enne alla Villa comunale, a maggio scorso, ripreso con i cellulari da altri coetanei. «Un episodio grave che condanniamo e che non deve accadere nella nostra città come altrove commenta il sindaco Diego Ferrara . Per questo vogliamo stilare il piano della sicurezza di piazza San Giustino. Assicureremo anche maggior controllo da parte della Polizia Municipale perché, quando la piazza, da cantiere, diventerà fruibile, non si verifichino più fenomeni simili e tutti possano viverla senza rischi. La piazza di una città è di tutti e deve essere un luogo di aggregazione e socializzazione, non uno spazio per il violento di turno. Cercheremo risorse da destinare alla videosorveglianza che oggi non abbiamo in bilancio a causa delle condizioni di dissesto, condividendo con le forze dell'ordine priorità, rimedi e deterrenti, com'è accaduto ogni volta che fatti simili sono accaduti a Chieti».
 

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Il Messaggero