Indennità non pagate a dipendenti un’altra condanna per Angelini

Indennità non pagate a dipendenti un’altra condanna per Angelini
Il Tribunale di Chieti ha condannato oggi a quattro anni e mezzo di reclusione l’ex imprenditore della sanità privata Vincenzo Maria Angelini, già titolare del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il Tribunale di Chieti ha condannato oggi a quattro anni e mezzo di reclusione l’ex imprenditore della sanità privata Vincenzo Maria Angelini, già titolare del gruppo Villa Pini. Angelini, non presente oggi in aula, doveva rispondere di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato. Secondo l’imputazione, in qualità di legale rappresentante delle società Gestioni Manageriali, che si occupava di contabilità e San Stefar che faceva riabilitazione, Angelini mediante l’attestazione mendace resa per il tramite dei modelli DM 10 MV2 di aver corrisposto ai dipendenti delle due imprese le indennità di malattia, maternità , assegni familiari e permessi retribuiti in base alla legge 104-92 relativi ai mesi da aprile a novembre del 2009, per complessivi 63.370, euro, conseguiva indebitamente la corrispettiva compensazione dei debiti dovuti per i contributi previdenziali in favore dell’Inps di Chieti. Angelini è stato condannato a risarcire l’Inps, costituitosi parte civile, con 13.000 euro. Il suo difensore, l’avvocato Gianluigi Tucci, ha annunciato ricorso in appello. Per Angelini si tratta della quarta condanna dinanzi al Tribunale di Chieti per vicende legate alla gestione delle sue società, dichiarate fallite nel febbraio del 2010.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero