Cercatore di funghi di Ariccia disperso nei boschi tra Abruzzo e Marche: trovato morto Aldo Romagnoli

Aldo Romagnoli, 63 anni, era partito dal Lazio per Valle Castellana, in provincia di Teramo con due amici di Ariccia per cercare funghi

Cercatore di funghi di Ariccia disperso nei boschi tra Abruzzo e Marche: ricerche
È stato trovato morto, probabilmente per una caduta, il cercatore di funghi di Ariccia disperso in giornata tra Abruzzo e Marche. Aldo Romagnoli, 63...

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È stato trovato morto, probabilmente per una caduta, il cercatore di funghi di Ariccia disperso in giornata tra Abruzzo e Marche. Aldo Romagnoli, 63 anni,  era partito dal Lazio per Valle Castellana, in provincia di Teramo con due amici di Ariccia per cercare funghi. I tre erano arrivati in Abruzzo di buonora, alle 4,30 del mattino e si era divisi dandosi appuntamento per rivedersi in un punto prestabilito, ma alle 8,30 solo due si sono ritrovati, Romagnoli era scomparso nei boschi. Non rispondeva al cellulare e non era al parcheggio dove avevano lasciato l'auto. È stato dato subito l'allarme e sono scattate le ricerche, anche con i droni e con due elicotteri. La prefettura di Teramo ha subito attivato il protocollo per le persone disperse con base operativa a Valle Castellana. L'uomo risultava disperso nella zona di Fontamore nel bosco di San Germone di Acquasanta Terme, nelle Marche.

 

I vigili del fuoco del Comando di Teramo hanno inviato sul posto, oltre all'elicottero del Reparto Volo di Pescara, già impegnato nell'area delle ricerche, una squadra operativa, l'autofurgone Ucl (Unità di Comando Locale), i droni e i cinofili. Sono stati allertati anche i tecnici del Soccorso Alpino e volontari di protezione civile che partecipano alle ricerche del disperso. L'area delle ricerche era un'ampia zona boscata a sud/ovest di San Giovanni di Acquasanta Terme e Casanova di Valle Castellana.

Il corpo senza vita del disperso è stato individuato a circa 5 km a sud-ovest di Pietralta di Valle Castellana. Il ritrovamento è avvenuto grazie al drone del Comando dei vigili del fuoco di Teramo, dotato di un'apparecchiatura di in grado di individuare con precisione la posizione di un telefono cellulare. Tale strumentazione è costituita da un emulatore di cella telefonica che ha agganciato il telefono del disperso di cui era stato acquisito il codice Imsi  (International Mobile Subscriber Identity), riuscendo a individuare la posizione esatta dell corpo dell'uomo che è deceduto a causa di una caduta. La salma è stata poi recuperata in serata e trasportata all'obitorio dell'ospedale di Teramo.

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Il Messaggero