L'Aquila, il sindaco di un paesino: «Chi torna dal nord deve mettersi in quarantena»

L'Aquila, il sindaco di un paesino: «Chi torna dal nord deve mettersi in quarantena»
Nei piccoli paesi è difficile sfuggire, perché un volto “nuovo” o di ritorno, si nota facilmente per strada, al bar, dalle persiane alzate dopo mesi di...

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Nei piccoli paesi è difficile sfuggire, perché un volto “nuovo” o di ritorno, si nota facilmente per strada, al bar, dalle persiane alzate dopo mesi di chiusura. E così che ieri il sindaco di Castelvecchio Subequo, Pietro Salutari, dopo le “delazioni” di alcuni paesani, ha messo nero su bianco un avviso pubblico nel quale si invita chi torna dalle regioni a rischio Coronavirus (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte) a mettersi in quarantena volontaria e a contattare il 118 per capire come muoversi.

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«Non è una misura restrittiva - spiega - ma una raccomandazione necessaria per tranquillizzare la popolazione. A queste persone dico di non girare molto, di rispettare tutte le precauzioni, di controllarsi la temperatura ogni due giorni». Il fenomeno è esploso dall’altra sera, un po’ in tutti i paesi della Valle Peligna, quando è stata annunciata la chiusura delle scuole: diverse famiglie che vivono fuori sono scappate nelle terre d’origine, a cercare un buen retiro nell’Abruzzo, quasi, incontaminato. Anche qui, tra le montagne e le valli desertificate dallo spopolamento, la preoccupazione del contagio è tanta.
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Il vescovo di Sulmona, Michele Fusco, ha sospeso tutte le attività eucaristiche e pastorali fino al 15 marzo, ha svuotato le acquasantiere, inibito lo scambio della pace in chiesa, invitato a ricevere la comunione nelle mani: «Il nostro territorio offre tante bellezze naturalistiche - dice Fusco - troviamo anche il tempo per godere del creato per rafforzare il nostro spirito e il nostro corpo». Che la preghiera senza precauzioni non basta. E a proposito di precauzioni da ieri è stata chiusa anche la biblioteca dell’Apc, questa volta non per l’inagibilità dei locali, ma per l’assenza di sapone igienizzante. “Premura dispositiva” la chiama il responsabile dell’ufficio che avverte che si tornerà a leggere e prendere libri solo quando ci si potrà lavare le mani.
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C’è chi nonostante tutto non demorde: oggi Muntagninjazz terrà regolarmente il suo concerto nello Spazio Pingue, dove il ricambio d’aria garantisce sicurezza, dicono. Così non è stato per lo spettacolo teatrale “Uno nessuno e centomila” che era in programma domani al teatro Caniglia: prima confermato e poi rinviato come utti gli altri eventi programmati questa settimana: dal concerto di Uto Ughi alle rassegne di teatro. Annullato anche il Certamen Oviadianum in programma dal 2 al 4 aprile e fino al 5 aprile tutte le corse del treno storico della Transiberiana d’Italia (un colpo pesante all’economia turistica). Le scuole chiuse, invece, provano a ripartire: già da lunedì quasi tutti gli studenti andranno a scuola rimanendo a casa con le lezioni a distanza. Per una volta la tecnologia torna utile.
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Il Messaggero