Caramanico, tutti in piazza per dire no alla pluriclasse. «La Montagna merita la scuola»

Gli slogan disegnati dai ragazzi della media

proteste caramanico terme per unificazione classi scolastiche scuola
Sono stati proprio i bambini a colorare i cartelli e a calcare il palmo delle loro manine sugli striscioni. Gli stessi studenti che rischiano fra qualche anno di vedere chiusa la...

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Sono stati proprio i bambini a colorare i cartelli e a calcare il palmo delle loro manine sugli striscioni. Gli stessi studenti che rischiano fra qualche anno di vedere chiusa la loro scuola. È stato un presidio focalizzato sui temi quello organizzato ieri mattina a Caramanico Terme davanti alla media Leonardo Da Vinci, per dire no all’accorpamento delle classi. “La montagna merita la scuola”, hanno scritto sui cartelli, chiedendo di cancellare la decisione dell’ufficio scolastico regionale che prevede, da settembre, la formazione di una pluriclasse mettendo insieme bambini di prima media e ragazzi di terza. Con le famiglie, coordinate da Angela De Stefanis, rappresentante dei genitori in consiglio d’Istituto e i docenti, c’erano tante istituzioni a partire dai sindaci di centri coinvolti. Presenti il sindaco di Caramanico Luigi De Acetis e i colleghi di Sant’Eufemia e Salle, Francesco Crivelli e Davide Morante, anche il primo cittadino di San Valentino in Abruzzo citeriore Antonio D’Angelo e il vicesindaco di Scafa Gianni Chiacchia, che amministrano i centri più a valle, tutti uniti dallo stesso Comprensivo. Vale a dire: quello dello spopolamento è un problema che riguarda l’intero comprensorio della Maiella e merita legislazioni ad hoc, non mere decisioni ragionieristiche.

LO SCHIERAMENTO

C’erano anche i consiglieri regionali del Pd Antonio Blasioli e Antonio Di Marco e una rappresentanza della Cgil di Pescara. «Non abbiamo fatto mancare il nostro appoggio alla comunità di Caramanico Terme, al cui scuola serve anche i Comuni di Salle e Sant’Eufemia – ha fatto sapere Blasioli che è anche vice presidente del Consiglio regionale -; garantire la qualità del diritto allo studio dei minori è essenziale per porre un freno allo spopolamento, contrastare il declino sociale ed economico e scongiurare fenomeni di dispersione scolastica. A questo proposito, negli ultimi anni si sono susseguiti diversi interventi normativi che consentono, per i comuni montani, deroghe ai normali standard di organico previsti a livello nazionale. Quindi, ho presentato una risoluzione invitando il presidente della Giunta e l’assessore competente a riconsiderare la decisione». Annunciato inoltre per oggi, nella sede dell’Usr dell’Aquila, l’incontro tra l’assessore regionale all’Istruzione Roberto Santangelo, e il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Massimiliano Nardocci. All’ordine del giorno la questione relativa «alle classi delle scuole secondarie di primo ciclo nei comuni di Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo per le quali sembrerebbe previsto un accorpamento». «Ho prestato molta attenzione alle istanze dei cittadini e degli amministratori locali, consapevole dell’importanza di tutelare e garantire ovunque il diritto allo studio, al pari del diritto alla salute – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri -, soprattutto nelle aree interne di montagna dove più alto è il rischio e il fenomeno dello spopolamento. Sono convinto che il confronto odierno fra Regione e Usr sarà utile a scongiurare in modo definitivo i temuti accorpamenti». Con altre forme e in via preventiva, corre ai ripari il Comune di Cugnoli che ha organizzato per venerdì la proiezione gratuita per i suoi studenti del film di Riccardo Milani “Un mondo a parte”. «Noi lavoriamo perché il nostro territorio resti vivo, attrattivo ed accogliente e per fare in modo che il fenomeno dello spopolamento non prenda il sopravvento – dice il vicesindaco Lanfranco Chiola – e auspichiamo che il nostro operato ci preservi da una situazione simile a quella rappresentata nel film».

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Il Messaggero