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Truffavano anziani spacciandosi per carabinieri, ma padre e figlio, di 55 e 34 anni, residenti nella Provincia di Pescara, sono stati individuati e denunciati per usurpazione di funzioni pubbliche, furto e truffa. I due fingendosi militari dell'Arma avvicinavano persone anziane a bordo delle loro autovetture contestando infrazioni al codice della strada e chiedendo somme di denaro per non procedere con le sanzioni previste.In alcuni casi andavano anche a casa del malcapitato fingendo di effettuare perquisizioni finalizzate al furto di oggetti di valore e soldi. Era accaduto agli inizi di febbraio ad un anziano signore di Penne, che mentre era in giro per il paese a bordo della propria autovettura si era visto affiancare da due persone, che qualificandosi come Carabinieri lo avevano invitato a fermarsi e a mostrare i documenti. I truffatori, prima riuscivano a farsi consegnare la somma di 100 euro per evitare una contravvenzione e poi con la scusa di effettuare una perquisizione erano riusciti ad introdursi in casa rubandogli 920 euro, l'intero ammontare della pensione.
Dopo qualche giorno, a Nocciano, con lo stesso sistema, avevano avvicinato un altro anziano e lo avevano convinto a portarli a casa per verificare i documenti che lo stesso aveva dimenticato e solo grazie all'incrocio con una pattuglia di "veri" carabinieri i truffatori furono costretti a desistere. Nel corso delle indagini è stato accertato che, sempre nei primi giorni di febbraio i due avevano tentato un'altra truffa ad un'anziana donna di Collecorvino. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero