Calcio Lega Pro, L'Aquila pareggia ora servirà un'impresa a Rimini

Il gol di Ligorio (Foto Vitturini)
L'AQUILA - Per salvare la Lega Pro all’Aquila servirà un’impresa a Rimini. Ovvero andare a vincere sabato prossimo al Romeo Neri, dove i biancorossi...

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L'AQUILA - Per salvare la Lega Pro all’Aquila servirà un’impresa a Rimini. Ovvero andare a vincere sabato prossimo al Romeo Neri, dove i biancorossi hanno ceduto il passo durante il campionato quattro volte. L’1-1 di ieri, sebbene abbia evidentemente ridotto le chance, se non altro consegna a un ambiente frastornato e impaurito un’unica rotta da percorrere. E chissà che la chiarezza di idee e la forza della disperazione non possano far bene a una squadra che ieri sembrava, specie nel primo tempo, tutt’altro che alle prese con un playout salvezza di tale importanza. Trovato il vantaggio subito, dopo un approccio molto convincente, la squadra infatti si è inaspettatamente tirata indietro, forse con l’idea di gestire la situazione.


Il Rimini ha preso campo, ha fraseggiato senza grandi patemi fino alla trequarti, ha avuto in mano il pallino della situazione. Per carità, senza produrre granché (un tiro di Di Molfetta e uno di Carcuro), ma trovando il pari proprio con Carcuro sugli sviluppi di una seconda palla dopo un corner, approfittando di una linea fatta male che ha tenuto in gioco il centrocampista (da Perna) a tu per tu con Scotti. Quello che ha stupito davvvero è stato l’atteggiamento complessivo della squadra: poca pressione, baricentro basso, ma soprattutto tanti errori in uscita, troppi palloni buttati in avanti a casaccio alla ricerca di due punte, Perna e De Sousa, che quasi mai sono riuscite a proteggere e far salire i compagni. 

LA RIPRESA - Nel secondo tempo le cose sono cambiate leggermente. Niente di trascendentale, ma i ritmi già bassi sono crollati, il Rimini non è mai uscito dalla metà campo ed è stata L’Aquila, pur con le energie al lumicino per il caldo, a trovare le occasioni migliori con una girata di Perna sotto porta (2’), il palo clamoroso di Piva da due metri (20’), una girata in area dello stesso Piva (35’) e un tiro cross del neo entrato Andrea Mancini smanacciato da Azzolini (43’). 

I COMMENTI - Così Carlo Perrone a fine gara: "Sono sempre partite tese, c'è in gioco tanto. Siamo partiti bene, abbiamo trovato il gol, siamo andati vicini al raddoppio, poi abbiamo subito il loro ritorno. Hanno fatto un tiro parato da Scotti e poi l'episodio del gol, nel quale abbiamo responsabilità. Purtroppo il calcio è questo. Nella ripresa abbiamo fatto la partita che dovevamo fare, siamo questi. Siamo stati più pericolosi di loro, abbiamo colpito un palo clamoroso. Quest'anno è stregato, gli episodi non girano mai. C'è un'altra partita, sapevamo che non sarebbe finita oggi, anche in caso di vittoria. Le squadre si equivalgono". 

L’AQUILA-RIMINI 1-1
L’Aquila: Scotti 6; Maccarrone 6, Cosentini 6.5, Piva 6.5; Triarico 7 (30’st Di Mercurio sv), De Francesco 6.5, Bensaja 6, M.Mancini 6, Ligorio 6; Perna 5 (17’st A.Mancini 6), De Sousa 5. All. Perrone
Rimini: Azzolini 6.5; Pedrelli 6, Lasicki 6, Martinelli 7, Varutti 6.5; Carcuro 6.5, Puccio 6 (38’st Signorini sv), Mancino 6 (25’st Marin 6); Albertini 6, Polidori 6, Di Molfetta 6 (9’st Bifulco 6). All. Acori
Arbitro: Baroni di Firenze 5
Reti: 5’ Ligorio, 26’ Carcuro

Note: ammoniti Puccio, Martinelli, Varutti. Spettatori 1.600


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Il Messaggero