Le voci degli abruzzesi dall'inferno di Bruxelles. L'eurodeputata Aiuto: "Tornerò a casa in auto"

Le voci degli abruzzesi dall'inferno di Bruxelles. L'eurodeputata Aiuto: "Tornerò a casa in auto"
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PESCARA - «Siamo rimasti bloccati a lungo nel Parlamento Europeo. È stata diramata una mail a firma del presidente Schulz che, ovviamente, ha bloccato le attività ed ha invitato a non lasciare il palazzo. Per quanto ne sappiamo ci sono dei terroristi, sembra quattro, ancora in circolazione». Lo racconta  l'eurodeputata abruzzese Daniela Aiuto (M5s), sottolineando che «devo rientrare in Italia, ma non ho intenzione di prendere voli, quindi rientrerò in automobile». «Siamo stati bloccati qui con colleghi di altri gruppi, collaboratori e assistenti - dice l'eurodeputata - Molti di noi avevano già in programma di rientrare per le festività pasquali; ora ci stiamo organizzando con auto private perchè non si trovano veicoli a noleggio. Appena possibile partiamo. Io avevo un volo prenotato per domani dall'aeroporto di Zaventem, ma l'ho annullato». «Quando si è verificata l'esplosione nella stazione della metro - racconta Aiuto - stavo andando a piedi da casa verso il Parlamento e mi sono accorta di quanto accaduto solo una volta arrivata. Quelle sono stazioni usate da tutti coloro che vengono in Parlamento e lavorano nelle istituzioni europee. Era l'orario in cui chi lavora qui sta andando in ufficio. Il quartiere della Commissione Europea è sorvegliatissimo, sopratutto dopo i fatti di Parigi. Essere riusciti a colpire lì la dice lunga. Fortunatamente nessuno di noi, dello staff o di altri gruppi, è rimasto coinvolto coinvolto», conclude.
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Il Messaggero